Progressive Rock / Metal

Claudio Simonetti

Claudio Simonetti – (Foto di Nael Manuela Simonetti)

 

I Goblin per la seconda volta si fanno la tana a Ciampino

18 febbraio 2017 – Orion Live Club

LIVE REPORT – Forti dello straordinario successo ottenuto, sia in Italia che all’estero, con il Profondo Rosso Live Soundtrack, il Maestro Claudio Simonetti e i suoi Goblin tornano a calcare il palco che li ha ospitati quasi due anni fa, proprio in occasione del quarantennale dell’uscita della storica pellicola.
Come in quell’occasione, anche stavolta i molti affezionati non si sono lasciati pregare e sono giunti a Ciampino con l’attesa del grande evento. In effetti, ogni loro concerto è un’occasione, non solo di ascoltare grande musica suonata da grandi musicisti, ma anche di fare un tuffo nel passato e nei propri incubi.

Agli strumenti due compagni di lunga data di Simonetti, Bruno Previtali alla chitarra e Titta Tani alla batteria, entrambi già con i Daemonia (una delle tante filiazioni della band madre). Tre Goblin sul palco e un suono compatto e potente che si diffonde nella sala e prende possesso della mente degli spettatori.
Il concerto prevede i maggiori successi tratti dalle colonne sonore scritte per i maestri dell’horror (Argento e Romero su tutti) e dalle pietre miliari del rock progressivo come Roller. Tutti brani che hanno alle spalle diversi anni, eppure mantengono inalterato quel loro innato potere di scavare negli angoli più nascosti della nostra psiche. Probabilmente perché impossibile scinderli dalle immagini di film che hanno fatto la storia del genere ma, allo stesso tempo, importanti proprio per avere contribuito a mantenere vive nell’immaginario comune quelle sequenze che tanto ci terrorizzavano da piccoli.

La band viene supportata dai soliti estratti dei film che scorrono alle loro spalle, intervallati da immagini che ricordano i mandala tibetani. Esattamente come quest’ultimi, che rappresentano la fusione tra ciò che è visibile e ciò che non lo è, nel tentativo di dare una struttura al caos, così la musica penetra nella complessità e nel dinamismo della psiche umana e tenta di dare ordine alle emozioni suscitate dalle immagini e dalla musica stessa.
Durante il concerto, Simonetti parla e scherza col pubblico, presenta Gamma, composto dal padre Enrico, e racconta dei concerti in Giappone (dove, a quanto pare, Suspiria è più conosciuto di Profondo Rosso). Uno spettacolo elettrizzante sotto ogni punto di vista, anche grazie ad un sapiente uso delle luci, indispensabili per creare l’atmosfera adeguata alla serata.

In apertura ai Simonetti’S Goblin, due formazioni con le tastiere come parte imprescindibile del rispettivo sound. Prima i romani The Dark Side of Venus di Licia Missori, che propongono alcune tracce estratte dal loro primo album ufficiale (Power to Victims). A seguire i Dharma Storm, band symphonic/folk metal nata nel 2009 che ha pubblicato il primo album a metà gennaio scorso (Not an Abyss Prey). (F.DiG.)

 

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