POST-PUNK


Gang Of Four – (Foto di Nael Manuela Simonetti)


Back to the (No) Future

di Nael Manuela Simonetti

LIVE REPORT – Tolti i pregiudizi iniziali, ampiamente giustificati vista la presenza nella formazione di un solo componente della band originale, ovvero il chitarrista Andy Gill, quello a cui si è assistito al Traffic è stato assolutamente elettrizzante. Sarà stata la giovane età degli altri componenti, fatto sta che vedere i Gang Of Four ‘giovani’ ha reso la performance ancora più impressionante e surreale. Per una sera i presenti in sala (non tanti purtroppo) sono stati catapultati nell’Inghilterra di fine anni ’70. Un’esperienza unica. Un sogno che si realizza.

Una performance che parte simbolicamente con l’entrata di Gill, da solo con la sua chitarra, alla fine del brano scaraventata a terra e fatta in mille pezzi: e questo è solo l’inizio. Sul palco è il delirio, ma un delirio che ha una sua logica, forte è la sintonia tra ciascun musicista nonostante aste che cadono ripetutamente e microfoni che volano; tutto fa parte dello show e tutto è utile allo show.
Il tutto si conclude come è iniziato: stavolta tocca ad un forno a microonde che viene prima usato come fosse una percussione per finire poi completamente distrutto con un pezzo di legno, scena che ha ricordato molto 2001 Odissea nello Spazio

 

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