Folk / Rock

Graham Nash

Graham Nash – Photo by Amy Grantham

04 Giugno – Auditorium Parco della Musica
Graham ha ancora qualcosa da dire

Britannico di nascita, ma americano d’adozione, Graham Nash ha sempre svolto il suo lavoro rimanendo defilato, mantenendo un basso profilo, ma il suo contributo è sempre stato evidente ed imprescindibile. Già dai tempi degli Hollies, nei primi anni ’60, componeva ed arrangiava quasi tutti i brani, rifiutandosi quasi sempre di cantarli (nonostante la sua meravigliosa timbrica vocale). Poi il viaggio negli USA, l’incontro con David Crosby che lo avrebbe introdotto alla più grande avventura della sua vita, insieme a Stephen Stills e successivamente a Neil Young.

Anche nei CSN&Y, il suo contributo va ricercato nell’ascolto approfondito, nelle sfumature di una voce forte e dolce, capace di reggere ed indirizzare le armonie vocali, nella ricercatezza melodica e degli arrangiamenti (le soluzioni più ardite del supergruppo sono quasi sempre farina del suo sacco).

Soltanto 6, dal 1971, gli album solisti, in cui Nash ha potuto sfogare appieno il suo eclettismo unendo il suo amore per il folk e le ballate a sonorità jazz ed elettroniche. L’ultimo di questi, This Path Tonight, è uscito nel 2016, a 14 anni dal precedente Songs For Survivors, ed è un ottimo compendio di quanto prodotto fino ad ora. Sarà proposto dal vivo il 4 giugno all’Auditorium Parco della Musica, insieme a pezzi di una tradizione che, senza l’apporto di Graham Nash, non avrebbe potuto prendere corpo. (Angelo D’Elia)

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