Indie Rock / Shoegaze

Toy

 

In Italia alla ricerca del sole

INTERVISTA – Ancora Toy, ancora a Roma. La band inglese sull’onda lunga dell’uscita di Clear Shot (2016) sbarca al Monk per portare il proprio personalissimo mix di shoegaze e psichedelia. Lester ha scambiato quattro chiacchiere con i ragazzi di Londra. Anzi, due.

Ciao ragazzi, sono passati tre anni da Join the Dots cosa vi ha portato a Clear Shot?
Penso che sia il culmine delle esperienze che abbiamo condiviso in quel periodo di tempo. Come per i precedenti due lavori, documenta quel tempo nella nostra vita e che cosa stava accadendo intorno a noi.

Ascoltando Clear Shot si può apprezzare un approccio più introverso alle canzoni rispetto al passato. Quanto hanno influenzato l’album, la partnership con Natasha Khan e la dipartita dalla band di Alejandra Diez?
Noi in realtà non lo sentiamo più introverso. Ci sono momenti sul disco veramente diretti. Penso che ci siano più variazioni nei diversi tipi di canzoni. Abbiamo passato un sacco di tempo a scrivere noi quattro nel corso di questi due anni. L’abbandono di Alejandra è stato difficile per tutti, ma eravamo determinati a continuare.
Sexwitch è stato un progetto divertente che è cominciato con noi e Dan Carey semplicemente ascoltando musica. Abbiamo deciso di coverizzare alcune canzoni, ma arrangiandole e suonandole a modo nostro. Dan stava preparando delle pubblicazioni con la sua etichetta Speedy Wunderground e ho pensato che sarebbe stato bello collaborare con Natasha. Ci siamo divertiti a farlo, così abbiamo deciso di fare un disco. Abbiamo imparato alcune cose nuove imparando quelle canzoni, come differenti tempi musicali che poi abbiamo incorporato su Clear Shot.

Le nuvole che coprono il sole: sembra essere un punto focale per l’album. Cosa viene oscurato dalle nuvole?
Il Sole. (ooook… – N.d.R.)

Lo Shoegaze è di nuovo al top nel Regno Unito (vedi anche reunion e nuovo album Slowdive) e ultimamente anche in Italia. Ti senti parte di ciò che è noto come Nu Gaze?
No. Siamo solo gaze. Non ci sentiamo affiliati a niente di simile. Non ho mai ascoltato gli Slowdive. Apparentemente la loro canzone Nu suona come noi.

Un breve ma intenso tour europeo sta per iniziare. Poi, di nuovo subito all’opera?
Abbiamo scritto nuova musica. Vogliamo rilasciare un EP in autunno e un nuovo disco nella primavera del prossimo anno. Vogliamo fare un lungo tour in Cina al più presto.

Infine, tre artisti che Toy consigliano di tenere d’occhio.
Tomaga, Patent Saints, Slowdive. (Ecco, appunto.N.d.R.)

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