PENSIERI TROPPO ALTI E SCOLLEGATI #4

PENSIERI TROPPO ALTI E SCOLLEGATI 4

PENSIERI TROPPO ALTI E SCOLLEGATI * – Non esiste un limite preciso di quello che è dentro e fuori questa pagina. Leggendo, ascoltando musica e osservando l’industria dello spettacolo attraverso lenti diverse, possono prendere forma considerazioni personali, sensate o del tutto casuali. Capita a tutti, ma qui rimangono per iscritto.
(* Offlaga Disco Pax, Tono metallico standard)

Rubrica a cura di Silvia Protano

 

 

Sono tristemente lontani i tempi in cui ero un’universitaria e in questo periodo dell’anno programmavo un’estate di concerti armata di matita, calendario e postepay per i biglietti. Il massimo che poteva preoccuparmi era una sovrapposizione di date, non certo l’impossibilità di essere in mezzo alla gente in quel determinato giorno a quell’ora. Poi è arrivato il lavoro (in un’altra città, il che mi espone al doppio dei problemi) e i trent’anni, quindi anche la lista dei concerti che perderò perché si tengono nelle uniche due settimane dell’anno in cui posso andare in ferie, dall’altra parte del mondo s’intende.

1 – Brian Wilson – Pet Sounds Live, Umbria Jazz – Perugia, 15 luglio
Non fatevi ingannare dai cartelloni pubblicitari che dicono che il 27 giugno i Beach Boys suonano all’Auditorium, lì non c’è Brian Wilson ma il resto della band con gli album più recenti. Io invece volevo una serata di perfetta nostalgia col capolavoro Pet Sounds –non penso sia necessario che ne tessa qui le lodi- eseguito dal maestro Brian. Se di tutti quelli che elenco potessi vederne solo uno, sceglierei questo.

 

2 – Kamasi Washington, Villa Ada incontra il mondo – Roma, 17 luglio
Insieme a quelli della mia gioventù, sono lontani pure gli anni in cui il cartellone di Luglio Suona Bene all’Auditorium ti faceva pensare di accendere un mutuo. Non è più così (quest’anno ci sono anche Al Bano & Romina, non scherzo) e dunque la palma della rassegna più interessante è meritatamente passata a Villa Ada. Kamasi Washington, devo dire altro? Uno a cui chiedere scusa per aver canticchiato un motivetto stupido sotto la doccia tre mesi fa.

 

3 – Tom Jones, Auditorium Parco della Musica – Roma, 26 luglio
Da questo passaggio forse intuite che faccio ascolti vari. Tom non è esattamente un poeta dalla scrittura illuminata come Cohen e dai suoni rivoluzionari come Bowie, ma la storia va rispettata anche se in alcuni punti è stata un filino kitsch. Per carriera, voce e stile d’altri tempi, Tom farebbe impallidire un sacco di gente. Gli auguro altri cent’anni, anche perché io nella vita vorrei sentirlo cantare almeno una volta It’s not unusual dal vivo.

 

4 – ERLEND ØYE, Ortigia Sound System – Marina di Ortigia, 26 luglio
Qui la sovrapposizione di data ci sarebbe stata comunque, ma questo non mi consola. Erlend Øye, la metà ormai siciliana dei Kings Of Convenience, suonerà in acustico al largo dell’isola di Ortigia mentre il pubblico sarà a mollo e provvisto di appositi gonfiabili per godersi il tutto in acqua e in santa pace, all’interno di un festival che sarebbe elettronico. I miei colleghi milanesi direbbero “the place to be”.

 

Poi mi perdo anche i Red Hot Chili Peppers, ma per loro mi rode meno. A meno che tra un anno Flea non inizi a disintegrarsi –visto il ritmo con cui mette su gli anni- e non facciano mai più un tour.

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