Indie Rock / Shoegaze

Toy

Toy – (Foto di Nael Manuela Simonetti)

 

Il travolgente mix di rock psichedelico, post punk e krautrock dei Toy è letteralmente esploso in un venerdì di fine febbraio, nell’ambito del Rome Psych Fest

24 febbraio 2017 – Monk (Circolo Arci)

LIVE REPORT – Attivi dal 2010, i Toy oltre ad aver pubblicato tre album vantano una collaborazione degna di nota con la talentuosa Natasha Khan, in arte Bat For Lashes, con la quale hanno dato vita ad uno splendido progetto dal nome Sexwitch. Non nascondo la mia curiosità nel vederli insieme dal vivo, in quella che a mio parere è una tra le collaborazioni meglio riuscite del 2015, ma per ora mi accontenterò dei soli Toy, e anche se il loro nome lascia un po’ a desiderare, metterò da parte per un momento questo particolare per entrare nel vivo di quella che è stata una serata decisamente ipnotica e coinvolgente.

In apertura, a scaldare l’attesa, i romani Neon Forest con il loro shoegaze ben confezionato. Ma la rivelazione della serata sono proprio loro, i Toy. Un flusso magnetico che ha preso vita a partire da Cinema, la traccia che chiude Clear Shot, il loro ultimo lavoro in studio pubblicato nel 2016. Ottima scelta, a mio avviso, per far entrare gradualmente tutti nel loro mondo, una miscela di sonorità acide dalle tinte accese.

Ovviamente c’è stato spazio anche per il passato, andando a pescare ad esempio tra le tracce del loro album di debutto Toy del 2012, per citarne una: Kopter che dal vivo, con la sua potenza, ha inondato interamente la sala in un vortice che lasciava addosso una sensazione di non ritorno. L’onda ha sommerso tutti senza tregua, dall’inizio alla fine del concerto, e la risposta del pubblico non ha tardato ad arrivare, ha lasciato scorrere quel flusso iniziando a nuotare in un mare colorato e pulsante, un tappeto sonoro fatto di sintetizzatori e arricchito dalle chitarre effettate e da una ritmica decisa e incalzante. Infine le lunghe code sui finali alle quali appendersi senza peso…

Cinque personalità differenti tra loro ma che funzionano molto bene insieme e lo hanno saputo dimostrare anche dal vivo. Magnetici e carismatici, primo fra tutti il frontman Tom Dougall, che sa bene come catturare la giusta attenzione.
Ora l’immagine è chiara. (Nael Manuela Simonetti)

 

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