Progressive Rock

Yes

Yes

01 Giugno – Teatro Olimpico
La macchina del tempo Yes torna in Italia

Credo che la memoria vada conservata e le ‘opere’ del passato riproposte così com’erano. Nessuno si sognerebbe di proporre solo una parte di un lavoro di Shakespeare o una sola porzione di un quadro di Picasso. La musica merita lo stesso rispetto”. Così Steve Howe su Repubblica ad un Assante che si interrogava sulla posizione del chitarrista nel presente rispetto al passato.

L’opera, anzi le opere in questione sono Fragile (1971) e Drama (1980), due pietre miliari degli Yes che verranno eseguite interamente nel lungo tour europeo, la cui conclusione sarà italiana e toccherà Milano, Padova, Firenze e Roma.
Oltre al virtuoso Howe, saliranno sul palco Billy Sherwood, Geoff Downes, Alan White e Jon Davison.

La scelta di portare live 2 album così cronologicamente e stilisticamente distanti tra di loro, nasce dall’esigenza di raccontare la crescita e il cambiamento di una band che sarebbe rimasta in maniera indelebile nell’olimpo del rock progressive. Utilizzati come parametro di riferimento, un album (Fragile) che racconta l’esplosione del gruppo e il preludio all’irripetibile Close To The Edge, e un altro (Drama) che segna il cambio di stile verso sonorità maggiormente legate agli anni ottanta (new wave su tutte) e il preludio ad un temporaneo scioglimento.

Ascoltare nel 2016 i quattro Yes su questi 2 album rappresenta, dunque, un’occasione unica per fare un vero e proprio viaggio nel tempo, accompagnati da brani storici come Roundabout, Tempus Fugit, South Side Of The Sky, Into The Lens, nonché rendere un doveroso omaggio all’immenso e compianto Chris Squire. (Stefano Capolongo)

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