Indie Rock

A Toys Orchestra

…A Toys Orchestra

20 Novembre – Monk Club
Sinfonie tascabili

Un ritorno gradito ed atteso, quello degli …A Toys Orchestra in quel di Roma. Numerose, infatti, nel corso degli anni, le esibizioni nella capitale di quelli che, ormai, sono meritatamente dei veri e propri idoli per la nostrana popolazione di indie rockers (qualsiasi cosa questo voglia ormai dire). A far da cornice alle piccole sinfonie dell’Orchestra, il rodato palco del Monk Club.

Il percorso artistico degli …A Toys Orchestra rappresenta la materializzazione di un sogno: quello della band che, partendo da una realtà di provincia sicuramente non oscura (originari di Agropoli, ridente cittadina di mare del salernitano), ma musicalmente sterile, riesce, grazie alla passione e alla qualità, a ‘sconfinare’ e a farsi interprete di una delle più apprezzate realtà musicali italiane e a riscuotere un folto interesse a livello internazionale (pur mantenendo bel saldo il legame con la terra d’origine).

Non a caso si parlava di ‘piccole sinfonie’, poiché questo sono le composizioni dei Toys: piccole sinfonie tascabili, guidate da uno spiccato e quasi beatlesiano gusto per la melodia pop, incastonato in strutture in cui affondi chitarristici ed ariose aperture d’archi convivono ed esaltano la forma canzone, in una caleidoscopica girandola di suggestioni e rimandi. C’è tanto rock anni ’90 alla base: dalle melodie abrasive di Pixies e Pavement (presenti soprattutto nei primi lavori) all’eclettica grandiosità degli Smashing Pumpkins di ‘Mellon Collies’, raggiunta con Midnight Talks (2010), vertice inarrivato e forse inarrivabile di una discografia che conta già ben 5 album all’attivo.

Con l’ultimo Butterfly Effect (2014), il viaggio della band sembra essere giunto ad un punto di svolta. Si è fatto più preponderante l’utilizzo di samples e sintetizzatori, sempre però utilizzati in funzione di quel gusto per la melodia sognante che li caratterizza. Sembrano puntare, ora, all’epicità degli Arcade Fire o alla colorata schizofrenia dei Flaming Lips di The Soft Bullettin.

Quella del 20 Novembre al Monk, sarà una vera e propria rimpatriata per i fan sfegatati, ma anche l’occasione, per i neofiti, di confrontarsi con una delle più interessanti e valide proposte del panorama musicale italiano. (Angelo D’Elia)

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