soul jazz

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Il chitarrista e compositore jazz Alessandro Florio

29 Maggio – Be Bop 
Feat. Paolo Recchia. Incroci essenziali e ospiti d’eccezione, da due sponde dell’oceano.

Alessandro Florio vanta un percorso ricco che si articola su 2 sponde del pianeta, dall’unione di esperienze fisicamente lontane ma tendenzialmente affini nasce il trio attuale che vede, oltre al nostro giovane chitarrista, due icone dell’universo jazz d’oltreoceano: l’hammondista Pat Bianchi e il batterista Carmen Intorre, noto in particolare per i lavori con George Benson.

I motivi che rendono intrigante l’evento, sono plurimi.

Intanto, lo standard jazz di pura matrice newyorkese, viene riletto in chiave di trio e, ogni volta che questo accade, la curiosità circa la resa sonora possibile rimane alta: la pienezza e la molteplicità delle soluzioni strumentali del primo, sembrano inadatte ad essere ridotte all’essenzialità, prerogativa di un trio. Vero è anche che, per esempio, ad approfittarne è l’hammond, che detta tempistiche e groove, impadronendosi senza rimpianti degli spazi solitamente destinati alle ‘parti basse’.

Non finisce qui, perché per la serata al Be Bop Jazz Club, come pregevole complemento a tale rodata formula, è prevista la presenza di Paolo Recchia, sassofonista fra i più quotati della scena nostrana, pronto a impreziosire tanto gli standard previsti per la serata (Thelonious Monk su tutti), quanto le composizioni originali di Florio, brani estrapolati prima di tutto dal suo disco d’esordio (Taneda, 2014, in duo con il contrabbassista Mattia Magatelli), ma anche dal nuovo in uscita Roots Interchange. Curiosi di vedere, quindi, quali strade potrà intraprendere l’alchimia del momento(B.B.)

 

Alcune note su Florio

Diplomatosi a 19 anni presso la Civica Scuola di Jazz di Milano, Alessandro Florio ha anche frequentato il Prins Claus Conservatorium, noto conservatorio musicale jazz olandese con corpo docente americano e conseguito un Master in Jazz Performance, tra Olanda e Stati Uniti, sotto la guida di Freddie Bryant, Mark Whitfield, Paul Bollenback, Ed Cherry, Frank Wingold. Tutto ciò non ha impedito al chitarrista di immettersi contemporaneamente nel circuito live, prima con Guitar Ensemble di Franco Cerri, poi con l’Urban Jazz Trio.

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