alternative rock

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Artefici.

12 Giugno – Spazio Ebbro
“Come l’Urlo di Munch straziato taccio”.

Nel panorama vasto come quello indie non sempre ci si imbatte in progetti promettenti già dagli esordi. Eppure ogni tanto qualcosa di buono emerge. Un esempio l’abbiamo avuto qualche anno fa, nel 2009 per la precisione, quando un gruppo di giovani ragazzi di Roma ha deciso di metter su una band dal nome molto esplicativo e che se fosse stato con l’articolo determinativo davanti avrebbe richiamato alla memoria i nomi dei fantastici complessi beat italiani degli anni ’60.

Si chiamano Artefici, da una parte perché coscienti di essere creatori del loro percorso e quindi responsabili di ogni scelta presa, dall’altro (forse) perché proprio questa condizione li rende liberi da ogni forma di condizionamento. Col beat però c’entrano ben poco, piuttosto volgono lo sguardo verso band italiane come Afterhours, Ministri, Verdena, Marlene Kuntz e straniere come Radiohead, Queens Of The Stone Age, Foo Fighters, Tool e Jack White.

Nel 2011 il loro esordio, l’EP autoprodotto Periferico, grazie al quale riescono sin da subito ad attirare l’attenzione sul progetto, nonostante risulti ancora acerbo, si dimostra energico e concreto. Grazie a questa pubblicazione iniziano anche i primi concerti nei club della capitale e in alcuni festival italiani.

Poco dopo, a causa di alcuni malintesi, si sciolgono per poi riprendere la propria attività, con una nuova line-up, nella primavera del 2013, anno in cui si chiudono in sala prove e danno vita a quello che è il loro primo album, L’Ipocrisia del Babbano (2015). Questa volta il nome prende ispirazione dal fantastico mondo di Harry Potter, dove il termine babbano viene usato dai maghi per esprimere superiorità nei confronti degli uomini senza poteri magici. La loro musica è precisa, compatta e quasi del tutto priva di imperfezioni, mentre i testi (in italiano) fotografano le contraddizioni dei nostri anni, tra tematiche sociali, politiche e relazionali.

I ragazzi hanno tanto da dire e, nonostante siano dei musicisti giovani, riescono ad avere già una presenza scenica più che buona. Per questo sarà davvero imperdibile l’appuntamento allo Sazio Ebbro fissato per venerdì 12 Giugno. (F. DiG.)

 

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