ALTERNATIVE POP

Bjork

29 Luglio 2015 – Luglio Suona Bene
All’Auditorium archi ed elettronica per curare le ferite

Più che un concerto, quello di Björk all’Auditorium Parco della Musica il prossimo 29 luglio – all’interno della rassegna Luglio Suona Bene 2015 – si prepara a essere un appuntamento raro, quindi un evento vero.

Sono 7 anni, infatti, che la cantautrice islandese non suona nella Capitale e quello di luglio sarà l’unico concerto in Italia e, con Barcellona, fra i soli due previsti in Europa meridionale.
Annunciata già da alcuni mesi, la data romana è stata accolta fin da subito con entusiasmo dal pubblico italiano. Biglietti non proprio economici, certo, ma una location di alto livello e la possibilità di ascoltare dal vivo i brani del suo ultimo album non stanno scoraggiando gli interessati.

Il 2015, segnato da marzo a giugno dalla grande retrospettiva dell’artista al Museum of Modern Art di New York, è iniziato con la pubblicazione di Vulnicura, nono album in studio di Björk, uscito a 4 anni di distanza dal precedente Biophilia. 9 tracce, per un totale di poco meno di un’ora, in cui l’autrice riversa il suo percorso di vita e di lavoro degli ultimi anni. In particolare, l’album fa perno esplicitamente sulla fine della lunga relazione della cantante islandese con l’artista Matthew Barney, partendo dal proprio vissuto più intimo per provare poi a comporre una parabola più generale sulla fragilità dei rapporti e delle relazioni umane (il titolo infatti somma il termine latino “vulnus”, ferita, con “cura”).

Sul piano compositivo Vulnicura, risultato di una forte presenza degli archi e di incisive manipolazioni elettroniche, testimonia un ritorno di Björk alla forma-canzone e a melodie di presa più immediata rispetto al complesso e controverso Biophilia. Per quanto riguarda gli aspetti visivi, altro elemento mai sottovalutato dall’artista, consigliamo un salto su youtube per l’interessante esperimento contenuto nel video del singolo Stonemilker, con la possibilità per l’utente di navigare a piacere e a 360° nella clip ambientata nella natia Islanda. (Marco Pacella)

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