Pop

Calcutta

08 Luglio – Villa Ada (Roma incontra il mondo)
Roma Brucia

Palco Nerone: Calcutta – Lucci – Giancane – Lucio Leoni – John Canoe
Lake Stage: Holiday Inn – Mai Stato Altrove – OU – CRLN – The Flying Madonnas

110 band, oltre 4000 persone e un sold out preannunciato: sono questi i primi ma esaustivi dettagli per capire cosa sia accaduto venerdì scorso a Villa Ada. Nella cornice della rassegna Roma incontra il mondo, anche quest’anno è tornato Roma Brucia, il festival di musica indipendente che ogni anno porta sul palco decine di band tra le più interessanti del circuito.

Stavolta a interpretare il ruolo di protagonista assoluto è toccato a Calcutta, uno che giocando con la semplicità e con la dicotomia underground/mainstream ha raccolto un successo enorme e forse inaspettato.

2Ad avvalorare questa ultima considerazione lo dimostra l’impaccio del D’Erme nell’esibirsi davanti a migliaia di persone. Molte battute agghiaccianti, uno sguardo al cellulare, qualche imprecisione. Ma nulla conta di fronte a hits conosciute ormai anche dai tetti delle case come Frosinone, Gaetano, Limonata, Milano: ognuno vuole essere parte di quei cori, di quel mondo così terreno fatto di quotidianità dipinto in maniera magistrale da Calcutta.

 

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Anche Tommaso Paradiso ha voluto tributare il successo di Calcutta, salendo sul palco per ‘cantare’ Oroscopo ma finendo con una performance sbilenca più simile ad una dimostrazione di protagonismo. Era tanto tempo, parlando almeno di ‘scena romana’ (Calcutta, per la cronaca, è di Latina ma non lo fermerà un mero puntiglio geografico) che qualcuno non arrivava al secondo disco con un seguito così folto. Forse nemmeno il collega Contessa, ai tempi di Glamour, avrebbe registrato un simile sold out.

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Questo però è stato solo l’atto conclusivo di un festival che nella stessa serata ha ospitato nomi interessantissimi del folto humus musicale romano.

I primi ad esibirsi sul Lake Stage nella canicola romana sono stati i Flying Madonnas, band già attenzionata da Lester in occasione del recente rilascio di Per Aspera Ad Astra, loro primo LP. La psichedelia matematica dei 4 romani, oltre a rinfrancare dal caldo, ne ha confermato, dopo l’esibizione ad Arezzo Wave, l’altissimo potenziale. I loro suoni hanno introdotto, quasi come un unico flusso, quelli degli OU, band genialmente stramboide che mescola ritmi latini alla bossanova e, con la stessa scioltezza, il jazz fusion ad un certo proto-progressive di matrice anglosassone, creando un inaspettato clima danzereccio all’interno di un perimetro rock in opposition. A completare il quadro, Ainè col suo soul moderno di ispirazione Glasperiana, Mai Stato Altrove degno rappresentante del neo pop italiano e Holiday Inn, impegnati a raccogliere il post-Calcutta con la forza del loro synth punk.

5Dall’altra parte il Palco Nerone si è rivelato uno stage quasi maistream, almeno per chi conosce Roma: John Canoe, Lucio Leoni, Giancane, Lucci e Calcutta. Il rap, l’hip-hop, il folk e il pop uno dopo l’altro a testimonianza di quanto Roma Brucia abbia a cuore ogni aspetto interessante delle sonorità che navigano nell’etere capitale senza discriminazione di genere alcuna. (Stefano Capolongo)

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