Blues

dead shrimp

Dead Shrimp

31 Marzo – Lanificio 159
12 battute, una più intensa dell’altra

Un gradito ed atteso ritorno, quello del 31 marzo al Lanificio. Chi ci ha seguito su queste ‘pagine’, dovrebbe già conoscere l’unicità ed il valore assoluto di una band come i Dead Shrimp. Per i più distratti, occorrerà fare un piccolo riassunto delle puntate precedenti.

I Dead Shrimp ci hanno fatto capire che un luogo sacro e ricco di storia e mitologia come il delta del Mississippi, ormai, non è più soltanto un puntino su una cartina geografica, ma è un luogo dell’anima, uno stato esistenziale, raggiungibile da qualsiasi latitudine.

Suonare il Blues, suonarlo per davvero, è cosa per pochi. Non basta una buona tecnica, non è questione di ‘atteggiamento’: suonare il blues vuol dire mettersi a nudo, stabilire un vero contatto con chi ti ascolta e, per fare ciò, sono necessarie, oltre ad una buona padronanza del linguaggio, anche una certa dose di onestà.

I Dead Shrimp posseggono questi requisiti, ed è per questo che suonano cosi autentici. Il loro approccio è fieramente tradizionalista, memore della lezione di Son House e Mississippi Fred McDowell, dove la Parola del Signore viene espressa con i ritmi della Musica del Diavolo, ma forti di una sotterranea ed elettrica vena di energia che li discosta nettamente dai meri esecutori che si limitano a riproporre pedissequamente la tradizione.

Di recente uscita, How Big Is Your Soul? (loro secondo album) ha raccolto grossi consensi di critica e di pubblico e segna la definitiva maturazione artistica del trio romano: un disco intenso, dove l’energia lascia il passo, quando deve, alla spiritualità dolente del gospel, facendone qualcosa di davvero unico nel panorama italiano.

Dopo un tour promozionale lungo tutto lo stivale, i Dead Shrimp ritornano a giocare in casa, a Roma. Possiamo testimoniare che questi ragazzi, sul palco, ci vanno giù pesante, ci mettono l’anima, non risparmiano nemmeno una goccia di sudore. Un’esperienza in grado di appagare sia gli appassionati delle 12 battute, che quelli che hanno semplicemente voglia di assistere a qualcosa di genuinamente intenso. Noi vi abbiamo avvertito. (Angelo D’Elia)

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