Rock

Murphy Romani Eaton

Marcus Eaton – Elliott Murphy – Graziano Romani

11 ottobre – Big Mama
3 generazioni di veri rocker a confronto

La figura del rocker sta lentamente scomparendo. Non è una questione di brillantina e giubbotti di pelle, non si tratta di mera estetica, ma di un’idea di concepire e vivere la musica. La figura del rocker racchiude in sé sia l’esperienza dello storyteller che l’attitudine dell’interprete puro. Le sue armi: una chitarra ed un bagaglio di storie da trasmettere al suo pubblico in maniera onesta e sanguigna. L’11 ottobre, al Big Mama, avremo la fortuna di vedere a confronto ben 3 generazioni di veri rocker, in occasione del quinto anniversario di attività dell’etichetta Route 61 Music.

Cominciando dal più giovane, Marcus Eaton è uno dei più talentuosi chitarristi acustici in circolazione. Figlio del cantautore Steve Eaton, il suo stile, estremamente tecnico ma non respingente, spazia dal folk al funky con qualche venatura di jazz, il tutto supportato da una stupefacente estensione vocale. Queste enormi qualità sono state notate da quella vecchia volpe di David Crosby, che ha coprodotto la sua ultima release e ha prestato le sue corde vocali su alcuni pezzi.

Quando si parla di Graziano Romani, facciamo riferimento ad un vero e proprio patrimonio del rock italiano. In prima linea già dai tempi dei (da molti colpevolmente dimenticati) Rocking Chairs, passando per i Megajam 5 (con membri dei ClanDestino e dei Ritmo Tribale) e per la sua ormai sterminata discografia solista, il percorso di Graziano Romani non è mai deragliato dal binario del rock puro e sanguigno, un vero esempio da citare e da seguire.

Il clou della serata è dedicato ad uno dei grandi outsider del rock. Sin dai tempi del suo folgorante esordio del ’73, Aquashow (di cui oggi ripropone una versione riveduta e corretta), che portò la stampa dei tempi a definirlo “il nuovo Dylan”, alle luci della ribalta ha sempre preferito quelle ben più calde delle migliaia di palchi che ha calcato nella sua lunga carriera, trovando sul cammino compagni di strada del calibro di Springsteen, Mick Taylor e Phil Collins (per citarne solo alcuni). A 2 cose, Elliott Murphy, è rimasto sempre fedele: alla sua musica e al suo pubblico, che soddisfa di volta in volta con esibizioni intense e torrenziali.
Se si vuol rintracciare il vero spirito del rocker, beh, è proprio qui. (Angelo D’Elia)

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