Hardcore / Alternative Rock

Fast Animals and Slow Kids

23 Gennaio – Monk Club
La rabbia urlata con ironia ed intelligenza

Tornano, dopo una pausa di 3 mesi, i Fast Animals and Slow Kids per terminare il lungo tour di Alaska (2015) con le ultime 7 date. A Roma la data fissata è per sabato 23 Gennaio al Monk di Portonaccio.

Nati verso la fine del 2007 come rimpasto di più band in cui già suonavano, i perugini FASK sono diventati in pochi anni, e con appena 3 dischi all’attivo, una delle formazioni più seguite nel panorama musicale italiano.
Tantissimi i premi e i riconoscimenti, a partire dall’Italia Wave Love Festival come miglior gruppo emergente italiano nell’estate del 2010 fino alla consacrazione di Hýbris, loro secondo album, come miglior disco italiano 2013. Altrettanto abbondanti le collaborazioni con un numero impressionante di artisti chiamati a fare sui loro brani ciò che meglio credevano. Senza avere mai la pretesa di essere i direttori d’orchestra delle proprie produzioni, i 4 ragazzi umbri hanno lasciato sempre molto spazio alla creatività di ogni musicista che passava dalle loro parti, con umiltà e voglia di divertirsi.
Tra questi un posto d’onore lo occupa Nicola Manzan (Bologna Violenta), col quale hanno lavorato sia per Hybris che per Alaska, il loro ultimo album.

Proprio con Manzan hanno messo in piedi uno spettacolo del tutto nuovo rispetto ai precedenti di questo tour, con il polistrumentista trevigiano in veste di chitarrista e violinista. Questo sarà il modo migliore per coronare tutti questi anni di amicizia e collaborazione. Del resto la dimensione più adatta ad una formazione come i FASK è proprio quella del palcoscenico, dove provano a devastare come un uragano, convinti che la violenza è ciò che deve rimanere in testa a chi li ascolta.

Ad aprire il concerto ci penseranno i romani Sadside Project, passati dall’essere un duo garage rock ad un progetto ben più ampio, un vero e proprio collettivo che apre al folk con i più disparati strumenti, senza abbandonare la carica dirompente delle chitarre distorte. Post concerto dedicato a Top of the Rock con le selezioni musicali dei djs di Radio Città Aperta. (F.DiG.)

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