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Da sin: Federico Turreni – Ares Tavolazzi

9 Maggio – Be Bop Jazz Club 
La ricerca musicale ‘dal multiforme ingegno’.

Virtuoso del sax contralto e soprano, Federico Turreni è figlio prediletto della migliore scena jazz italiana. Cresciuto musicalmente in quel di Perugia, fucina di talenti che può tranquillamente essere considerata come la Nostra New Orleans, Turreni non pone barriere al suo mondo musicale. I suoi studi abbracciano tutta la musica del mediterraneo, fondendo le meravigliose armonie della tradizione popolare greca con le omofonie ed i fraseggi della musica magrebina, che riflette il mutevole, l’indefinito, il vero spirito nomade per il quale ogni momento è a se stante (una vera definizione del jazz, quindi), fino a lambire le coste cubane, con le suadenti ritmiche della rumba. Un vero entomologo musicale, che fa della contaminazione la sua ragion d’essere.

Forse proprio per quest’attitudine, il suo cammino si è incrociato con quello di una vera e propria leggenda della musica nostrana. Di Ares Tavolazzi dovrebbe bastare soltanto il nome per far risuonare diversi campanelli d’allarme nella mente di voi curiosi lettori. Diplomato in violoncello e contrabbasso al rinomato conservatorio di Ferrara, si fa le ossa nella scena beat italiana dei primi ‘60 suonando il basso elettrico negli Avengers e nei The Pleasure Machine e, nel tempo libero, prendendo parte alle session in studio de I Giganti e di Francesco Guccini.

La svolta avviene nel 1973, quando prende parte a quella meravigliosa macchina rivoluzionaria che tutti noi conosciamo con il nome di AREA e che, sotto l’egida di Demetrio Stratos (novello Icaro che gli dei ci hanno voluto strappare poiché troppo oltre era arrivato il suo canto), definisce nuovi standard nel panorama nazionale (e non), con la sua mistura di progressive-fusion imbevuta di ritmiche d’oltremare.

La ricerca musicale di queste due menti ‘dal multiforme ingegno’ (per rimanere in tema ellenico), troverà un punto d’approdo il 9 maggio al Bebop Jazz Club, in un concerto che sarà un vero melting pot d’influenze culturali e musicali. Lester sarà lì per voi, come sempre. (Angelo D’Elia)

 

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