Reggae Fusion / Dub

Finley Quaye

Finley Quaye

10 Marzo – Lanificio 159
Tra la Scozia ed i Caraibi, c’è di mezzo Roma

Con già 20 anni di carriera alle spalle, sbarca per la prima volta in Italia il giovane e talentuoso artista scozzese Finley Quaye, con un concerto di tutto rispetto al Lanificio 159, giovedì 10 Marzo.

A tratti solare, a tratti più introspettivo, Finley Quaye porta con sé tutto il ritmo che sa di mare e di isole caraibiche, in un imperdibile appuntamento all’insegna di jazz, reggae, elettronica e sperimentazioni più disparate.

La sua voce è inconfondibile e le sue notevoli doti di polistrumentista lo hanno portato ad essere apprezzato in tutto il mondo, pur rimanendo un po’ in penombra per quanto riguarda il mercato italiano. Il suo bagaglio musicale è davvero ampio e non solo quello, vista la denuncia per aggressione aggravata che gli è costata diversi mesi di lavoro socialmente utile nella sua Edimburgo.
Per il resto è un giovane molto tranquillo, timido e tendenzialmente impacciato che riesce, però, a dare il meglio di sé nelle sue performance live.

Figlio di musicisti originari del Ghana, tutti di matrice jazz, il giovane Finley è nato ad Edimburgo nel 1974 e già in tenera età ha iniziato ad interessarsi alla musica, ben riconoscendo il sangue nero che gli scorre nelle vene. Inizialmente tecnico del suono, ha mosso i suoi primi passi da musicista in veste di batterista nei Donga Tribe e di lì a pochi anni ha pubblicato il suo album di debutto che nel giro di poche settimane è stato premiato come disco d’oro grazie anche alla forza trascinante dei due singoli Even After All e, soprattutto, Sunday Shining (brano che risente molto dell’influenza del guru Bob Marley). (F.DiG.)

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