Cauntautorato / Folk

De Gregori

Francesco De Gregori

05 Marzo – Atlantico Live
Un amore lungo più di 50 anni… e non c’è niente da capire!

L’attesa sembra essere definitivamente arrivata agli sgoccioli. Le aspettative erano alte e in studio le ha ripagate tutte. Ora non resta che resistere ancora qualche giorno per poter assistere all’ultima opera di Francesco De Gregori che, venerdì 5 Marzo, suonerà all’Atlantico Live per il suo nuovo Amore e Furto – Tour 2016.

Finalmente, tutto l’amore e l’ammirazione, così come l’ispirazione che De Gregori ha esplicitato nel corso della sua vita, ancora prima che della sua carriera artistica, nei confronti di Bob Dylan (fu proprio l’improvvisa scoperta del menestrello americano, avvenuta nel lontano 1965, la scintilla che ha accese la vena creativa del cantautore romano) ha trovato il modo di esprimersi nella sua totalità attraverso il suo ultimo album De Gregori canta Bob Dylan – Amore e furto, pubblicato lo scorso Ottobre.
I primi vagiti di quell’ispirazione erano già apparsi in tutto il loro splendore in brani come Buonanotte Fiorellino (da ascoltare Winterlude di Dylan) o Via della Povertà, prima vera e propria traduzione di un brano dell’artista americano, Desolation Row, cantata in coppia con Fabrizio De Andrè.
Ora quei vagiti sono diventati una creatura vera e propria, adulta, che ha regalato delle forti emozioni a chi ha già acquistato l’album e che ancor più ne regalerà a chi sarà presente alla serata del 5 Marzo, durante la quale De Gregori canterà i brani contenuti in Amore e Furto. Brani molto ricercati e poco noti al grande pubblico di Dylan ma forse anche per questo più intimi e viscerali per il cantautore che ha iniziato le proprie mosse durante gli anni del Folkstudio, proprio traducendo e cantando alcuni brani del menestrello di Duluth.

Oltre a conquistare per il forte potere evocativo, lasciato inalterato rispetto agli originali, De Gregori in parte farà cambiare volto alle canzoni incise su disco, proprio come faceva Bob Dylan, che proprio dall’artista romano è stato definito ‘l’impressionista della musica rock’. Un concerto da non perdere dunque, perché le emozioni sono garantite. (F.DiG.)

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