Rock

Giorgio Canali & Rossofuoco

Giorgio Canali & Rossofuoco

29 Aprile – Monk
Un album di cover-perle colpevolmente dimenticate

Quando un artista rilascia un intero album di cover di altri colleghi il primo pensiero, istintivamente, non è dei migliori. Qualcosa non va? Si sta forse seccando la sua vena creativa? E invece non è sempre così, per fortuna.

Ci smentisce, per esempio, il buon vecchio (“vecchio sarà tua sorella!”, sarebbe la sua reazione) Giorgio Canali. Una carriera tanto lunga e importante che potremmo riempire pagine fitte di nomi illustri del panorama italico incrociati dal nostro lungo il cammino. E allora saltiamo gli elogi e passiamo direttamente al giorno d’oggi. Canali e i suoi Rossofuoco tornano infatti, a 5 anni dal precedente Rojo, con un album di cover che ribalta in pieno quanto scrivevamo qualche riga più su.

Sì, perché Perle per porci, questo il titolo più che azzeccato, è davvero un album di altissimo livello. Per due motivi principali. Intanto la scelta dei brani in scaletta, tutt’altro che scontata: si va dai più noti De Gregori e Finardi a, per citarne alcuni, Corman & Tuscadu, Plasticost, Frigidaire Tango, Angela Baraldi, Le luci della centrale elettrica o i romani Mary In June (ad aprire il concerto). Una sorta di greatest hits alla rovescia, in cui le hits sono dei piccoli gioielli – delle perle, appunto – semi sconosciuti o spesso colpevolmente dimenticati.

Il secondo motivo è che se ci mette le mani Canali, come per magia – “stronzate!”, immaginiamo ci risponderebbe lui – quei brani riacquistano una vita e un’urgenza espressiva insospettabilmente contemporanee. (Marco Pacella)

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