Post Rock / Experimental-Rock

Godspeed You! Black Emperor

Godspeed You! Black Emperor

15 Novembre – Atlantico
The end is at hand. La fine è a portata di mano

Con il loro ultimo Asunder, Sweet and Other Distress sono tornati più in forma che mai e, dopo ben 15 anni, sono pronti a farlo sentire anche dalle nostre parti: l’appuntamento nella nostra città è fissato al 15 Novembre presso l’Atlantico Live dell’Eur.

Con un nome tratto da un b-movie giapponese in bianco e nero, i Godspeed You! Black Emperor sono una comunità di musicisti che dal 1994 ha iniziato ad imporsi nella scena post-rock canadese. Definirli semplicemente così, però, sarebbe davvero riduttivo.
Più vicini alla formazione da ensemble che a quella tipicamente rock (se non altro per l’elevato numero di componenti che vanno da un minimo di 8 fino anche a 20), propongono un tipo di musica sperimentale e fortemente oscura, che parte dal post-rock ma poi si dirama su territori avanguardisti, con una propensione al punk ed un approccio da musica classica. Quest’ultimo aspetto, così come le derive avant, sono evidenti in molte scelte stilistiche: la lunghezza dei brani (vere e proprie sinfonie della durata anche oltre i 20 min.) e la disposizione orchestrale sul palco.

Con il loro suono claustrofobico, spettrale, dilatato e dilaniante, i canadesi GYBE da più di 20 anni descrivono il periodo storico nel quale viviamo, portando alla luce una disperazione ed un’angoscia opprimenti e facendo emergere chiaramente che nulla è cambiato se non in peggio, ma lasciando ugualmente acceso un bagliore di speranza. Nelle loro composizioni niente è mai lasciato al caso, tutto è curato alla perfezione. Esplosioni apocalittiche e atmosfere rarefatte si alternano e si incastrano in uno splendido puzzle sonoro. Momenti lenti cedono il passo a violente scosse telluriche per poi ripiombare in un silenzio che diventa anch’esso musica. Un gioco armonioso in cui stati di quiete e di tempesta si alternano esattamente come il giorno si alterna alla notte e viceversa.

In un periodo storico in cui tutto è consumato velocemente, troppo velocemente per essere assaporato e capito, alla musica dei GYBE va permesso di entrare nel nostro corpo e nella nostra mente in maniera totalizzante. Il 15 bisogna affrettarsi solo per arrivare all’Atlantico. Per il resto bisogna lasciare che il suono ci pervada e sognare ad occhi aperti. (F.DiG.)

Visione consigliata:

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