Rock

Greg Dulli

22 Febbraio – Chiesa Evangelica Metodista
Un tour europeo più che intimo, spirituale

“Non si esce vivi dagli anni ‘80”, urlava qualche anno fa al microfono Manuel Agnelli nell’omonimo brano ruvido e diretto dei suoi Afterhours. Ma a conti fatti, anche i Novanta hanno lasciato a loro modo un lungo strascico di vittime illustri. Ma quando il destino, la vita e la fortuna hanno deciso di non giocare brutti scherzi, da quel decennio sono venute fuori delle personalità davvero notevoli per potenza espressiva e carisma.

Questo breve preambolo per arrivare a una delle colonne portanti del rock anni ‘90, quel Greg Dulli – frontman per anni degli Afghan Whigs – che del già citato Manuel Agnelli è da anni amico fraterno, avendone tra l’altro co-prodotto Ballate per piccole iene, album degli Afterhours datato 2005.

E proprio questo sodalizio ci porta dritti nel 2016 al tour che Dulli e band, accompagnati proprio dagli Afterhours, stanno portando in giro per l’Europa. Una manciata di date ospitate in gran parte in location d’eccezione, di piccola o media grandezza e decisive per infondere al concerto un’aura più che intima, spirituale. Un esempio? Pochi giorni fa il tour ha fatto tappa nella straordinaria Union Chapel di Londra: fate un salto sul profilo twitter di Dulli per averne un’idea.

Perfettamente in linea con le aspettative, per la tappa romana sarà la Chiesa Evangelica Metodista ad accoglierli per un’unica data italiana – il 22 febbraio – che ha fatto già registrare un prevedibile sold out.

A proposito, non abbiamo ancora giustificato perché secondo noi Greg Dulli si inserisce a pieno nei grandi del rock degli anni ‘90. E allora, fra le molte scelte possibili, vi lasciamo anche il nostro che rielabora e fa sua Modern Love del compianto Bowie. (Marco Pacella)

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