CANTAUTORATO


Pietro Doto (Lester) e Andrea Caovini (La Malastrada) – (Foto di Giulio Mautone)

Andrea Caovini, leader del gruppo romano, ci parla del fresco Canzoni di una certa età
Un nuovo disco, una nuova consapevolezza, nuovi compagni d’avventura e una strada che porta lontano… fino ai Castelli

di Pietro Doto

INTERVISTA – Atmosfera da nightclub, cappellino alla mano e fumo nelle retrovie, lì dove è facile immaginare anche una strada buia e poco raccomandabile.
Eccolo, è lì, ci è parso di vederlo, Tom Waits (a minute), è sbucato da un tombino…!

Ok, ok, diamoci subito un taglio con le fantasie; epperò qualcosa di vero c’è: Andrea Caovini e la sua musica e i suoi compagni d’avventura, a cavallo fra cantautorato, rock e un’impronta jazz da non trascurare. Ancora qualcos’altro c’è, di reale: l’affabilità del personaggio e la sua affinità – umorale – con nomi più noti come lo stesso Waits, ma soprattutto il ‘nostro’ Paolo Conte. Confronti arditi? Beh, no, ormai sapete come si ragiona dalle parti di Lester: non è la popolarità a marcare le differenze.

La Malastrada fa la ‘cosa’ sua e la fa molto bene, essenziale ma viscerale, ironica quanto basta a mantenersi giovani, anche se in quanto a contenuti siamo dalle parti di una certa età (maledetti 40 anni!). D’altronde la chiave di lettura ce la offre lo stesso Andrea, quando ci dice: “Ormai il divorzio appartiene a tutte le età”.
Ad ogni modo, non fate prima a gustarvi l’intervista? Ecco dunque per voi, malaway, un percorso istruttivo che conduce fino ai Castelli…

 

Backstage – Foto di Giulio Mautone

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