FOLK / ROCK

Johnny Bemolle's

Johnny Bemolle’s 

Oltre il folk celtico, le potenzialità dei grandi interpreti

La tradizione dei buskers, dei cantastorie che, agli angoli delle strade, ci narrano vicende di amore e povertà, ha sempre avuto un suo fascino. Una tradizione portatrice di un’urgenza espressiva dettata dalla pochezza dei mezzi a disposizione e dalla necessità di sopravvivenza: esibire la propria arte ad ogni costo, con ogni mezzo. In molti, col passare del tempo, si sono avvicinati a questa forma d’arte, denaturandone lo spirito di fondo e riducendola a sterile manierismo. Non è decisamente il caso dei Johnny Bermolle’s, duo di origini abruzzesi, d’adozione romana, ma cittadini del mondo (come tradizione vuole), con all’attivo due EP (One Way – 2014, The Irish Uke – 2015).

Nelle loro composizioni, ogni luogo geografico e mentale, ogni strada visitata e vissuta, ha un suo sapore particolare, ricco di sfumature e chiaroscuri, dati dall’intreccio della voce calda di Antonello D’Ippolito con quella eterea e sognante di Eleonora Bove. L’utilizzo, nei passaggi strumentali, di ‘piccoli strumenti’ come la diamonica, il kazoo o l’ukulele, risulta sempre sensato e mai fine a se stesso (come spesso accade in tante formazioni di questo genere): dà quella pennellata in più che rende l’affresco molto più credibile.

Ovviamente, i Johnny Bemolle’s pagano grosso dazio alla tradizione del folk celtico (il secondo EP è una serie di riletture di classici del folk irlandese) e forse è proprio in questo che devono evolvere. E’ in un pezzo come The Cripple of Burges – in cui la tradizione viene accantonata in un incontro/scontro tra le due anime del gruppo, che ricorda da vicino, come costruzione, Some Velvet Morning di Lee Hazelwood e Nancy Sinatra – che s’intravedono le vere potenzialità, quelle che distinguono dei grandi interpreti da dei meri filologi.

Insomma, la carne al fuoco c’è, ed è saporita, e noi attendiamo con curiosità la prova del long playing, per vedere cosa germoglierà da questi buoni semi. Nel frattempo, possiamo dire che i Johnny Bemolle’s sono un’ottima colonna sonora per prepararsi all’autunno, magari accompagnati da un sottofondo di bicchieri tintinnanti ricolmi di whiskey di malto. (Angelo D’Elia)

FORMAZIONE

Antonello D’Ippolito: Voce, Chitarra, Ukulele, Percussioni
Eleonora Bove: Voce, Flauto Traverso, Kazoo, Diamonica
Stefano Di Leginio: Violoncello

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