Indie / Folk Pop

Kings of Convenience

Kings of Convenience

29 Novembre – Teatro Ambra Jovinelli
Un disco che ha aperto un sentiero – matinée concerto con intervista

Domenica prossima i Kings of Convenience torneranno alle proprie origini, eseguendo sul palco del Teatro Ambra Jovinelli di Roma l’intero Quiet Is The New Loud, il disco di debutto datato ormai 2001. A seguito dell’uscita dell’omonimo libro firmato da Ørjan Nilsson e dedicato al making of dell’album, il duo di Bergen ha scelto di intraprendere un piccolo tour le cui date hanno velocemente registrato il sold out in ogni tappa.

In Europa, all’inizio degli anni zero, tanti gruppi contribuirono all’ondata di sonorità acustiche e delicate che si contrapponevano alle chitarre e al rap aggressivo degli americani: alcuni di loro hanno carriere attive ancora oggi, sia all’interno che all’esterno degli stessi confini musicali (Damien Rice e Badly Drawn Boy, per citarne 2), altri invece, come i Turin Brakes, sono latitanti già da qualche anno. Poi ci sono i Kings of Convenience: pilastri del cosiddetto New Acoustic Movement, sempre riconoscibili ma mai uguali a loro stessi, destinatari da anni di un grande affetto da parte del pubblico e autori di una carriera mai indirizzata a strilli e superficialità. Un eterno porto sicuro cui tornare se si è alla ricerca di un determinato suono.

Oltre alla nota artistica che vuole l’Ambra Jovinelli l’unico teatro in stile Liberty di Roma, l’evento si annuncia particolare per almeno altri 2 motivi: nessun disco dei Kings of Convenience verrà citato in questa scaletta ad eccezione di Quiet Is The New Loud, che sarà suddiviso in due parti, come un vinile con lato A e B. A intervallare le metà saranno proprio le parole di Erlend Øye e Eirik Glambek Bøe intervistati da un giornalista, ma soprattutto si tratterà di un matinée: piuttosto che in notturna, come un qualsiasi concerto ordinario, questo si terrà alle 12 in punto.

A rendere sempre piacevoli le esibizioni dei Kings of Convenience, poi, è anche il clima ironico e disteso che il duo sa creare con il pubblico. Tenuto conto dell’orario, insomma, nessuno si stupisca se al termine inviteranno tutti i presenti a pranzare con loro. (Silvia Protano)

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