KLEZMER / WORLD MUSIC

KlezRoym

24 Gennaio – Auditorium Parco della Musica
Un concerto evento per il ventennale della band

Formatisi nel lontano 1995, i KlezRoym sono appena giunti a tagliare il traguardo dei vent’anni di (intensa) attività. Primo gruppo italiano di musica klezmer, hanno perciò deciso di celebrare la ricorrenza sul palco della Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il prossimo 24 gennaio.

I KlezRoym sono klezmer di nome e di fatto: la principale ispirazione dei loro suoni è proprio la musica delle comunità ebraiche est-europee, che tuttavia il gruppo ha saputo abilmente mescolare con influssi ebraico-spagnoli, e pertanto di sfondo mediorientale, con uno stile quasi jazzistico. In questo originale mix c’è molta espressività e molto folclore, così come tanta curiosità per soluzioni compositive moderne: in ogni brano, o ancora meglio in ogni passaggio di ogni brano, sembra sempre prevalere per un attimo una sonorità piuttosto che un’altra, per essere poi immediatamente rimescolata in un insieme dalle molte sfumature.

Nei vent’anni di attività la bravura dei KlezRoym è stata infatti soprattutto nella capacità di mantenersi in equilibrio fra tutte queste suggestioni, domandole affinché ne risultasse un suono ricco e partecipato piuttosto che un insieme disordinato. Tanto che le loro capacità sono state riconosciute da numerose collaborazioni cinematografiche, teatrali e televisive nel corso degli anni: dalla colonna sonora di We Were Strangers di Emanuele Crialese a Saccarina, cinque al soldo nei teatri italiani con Ascanio Celestini.

Per apprezzare un live del gruppo un po’ di familiarità con la musica ebraica non guasta, tuttavia non è indispensabile: pur essendo molto raffinati e quasi filologici nella citazione di alcuni aneddoti, i suoni klezmer sono prima di tutto molto vitali, ritmati e coinvolgenti, motivo per cui ci si potrebbe ritrovare a battere le mani a tempo senza aver mai ascoltato nulla del genere prima. Arrangiamenti e scaletta per l’evento del 24 gennaio, poi, sono stati pensati dalla band appositamente per l’occasione. Un motivo in più, insomma, per scoprire suoni tanto tradizionali quanto sconosciuti. (Silvia Protano)

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