Jazz / Rock

Knup Trio

Knup Trio

Ride the Whale

Un’enorme e maestosa balena bianca si libra in volo al di sopra di un mare scuro e tempestoso. A cavalcare il leviatano (di mellvilliana memoria), un Acab sereno e pacificato, in un viaggio verso il cielo stellato. Questa immagine di forte impatto campeggia sulla copertina di KNUP!, disco d’esordio del Knup Trio, e c’introduce perfettamente alle atmosfere e all’approccio musicale di questo lavoro di grande qualità.

Un’immagine che evoca un senso di leggerezza, ma anche d’imponenza, un sovvertimento sensoriale richiamato anche dal nome stesso del trio (fateci caso, Knup è punk al contrario). Addomesticare un’enorme tecnica, maturata in anni ed anni di esperienza (ogni membro del trio ha un suo preciso background) e manipolarla in mondo da renderla ‘leggera’ e fruibile (siamo NOI ascoltatori a cavalcare la balena), non è impresa facile.

Ci è voluto più di un anno di lavoro in studio, a sperimentare, a cesellare, a creare uno stile del tutto personale, che è summa e sintesi delle rispettive influenze dei membri della band. Si tratta di musica strumentale, dall’impianto melodico ben strutturato, dove melodie spesso orecchiabili e di facile presa si aprono a momenti di pura improvvisazione (e qui entra in gioco la loro formazione jazzistica), in composizioni in cui i Radiohead e Ornette Coleman si alternano con estrema fluidità.

A condurre i giochi, le tastiere di Fabrizio Boffi (che ha composto ed arrangiato tutti i brani), che in più di un caso pagano dazio alla tradizione dell’epoca d’oro del rock progressivo (impossibile non cogliere nell’iniziale Coniglio Bianco l’omaggio a 21st Century Schizoid Man dei King Crimson), supportate dalle ritmiche e dai vorticosi controtempi di Emanuele Tommasi e dal puntuale contrappunto del contrabbasso di Francesco De Palma. I tre riescono a dare vita ad un sound estremamente compatto e curato nei minimi particolari, sempre pronto a ‘deragliare’ verso direzioni del tutto inaspettate.

Ne risulta, in definitiva, un ascolto estremamente gratificante, non privo di difficoltà (quasi tutti i pezzi superano i 6 minuti di durata, in molti non hanno più questa soglia di attenzione) ma da affrontare come un unico, grande viaggio, a cavallo di una creatura millenaria, verso galassie lontane lontane, fino a scomparire all’orizzonte sulle ultime struggenti note della conclusiva Mister Jack. (Angelo D’Elia)

Ascolta il disco KNUP!
(Emme Produzioni Musicali, 2016)

  1. Coniglio Bianco
  2. L’ordine Delle Cose
  3. Punk
  4. Saturday
  5. Film
  6. Waiting For A Call
  7. Knup!
  8. America
  9. Kira
  10. Mister Jack

FORMAZIONE:

Fabrizio Boffi: Pianoforte
Francesco De Palma: Contrabbasso
Emanuele Tommasi: Batteria

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