rap / R&B

Lauryn Hill

Lauryn Hill

13 Luglio – Auditorium Parco della Musica
Quelle rime sincere e il disagio nello showbiz

Un grande talento, altrettanta sincerità e una forte indole introspettiva. Sono 3 delle doti migliori che hanno fatto di Lauryn Hill uno dei punti di riferimento della scena rap anni ‘90. Un ruolo decisivo che si conferma ancora oggi con il successo già in prevendita per 1 delle 2 date che l’autrice statunitense terrà in Italia, quella dell’Auditorium Parco della Musica il prossimo 13 luglio.

Quello che a prima vista può sembrare scontato – questo forte clamore generatosi fin da subito con l’annuncio dei due concerti italiani – a pensarci bene potrebbe comunque suscitare meraviglia se isolato dal caso specifico. Sì, perché, escludendo il pur interessante Mtv Unplugged No. 2.0 datato 2002, la discografia ufficiale di Lauryn Hill si compone di un unico album rilasciato nel lontano 1998. Inutile allora dire che The Miseducation of Lauryn Hill – questo il suo titolo – sia stato così importante nel mondo della musica statunitense del decennio da segnare uno spartiacque non solo nella cosiddetta black music, ma per chiunque da quel momento si fosse avvicinato alle sonorità e alle tematiche hip hop.

Certo la Hill, classe ’75, non fuoriusciva dal suo guscio con quel lavoro solista ma si era fatta le ossa ancora giovanissima come membro dei The Fugees, intendendo con questo sia la prova canora nello specifico ma anche i primi conti con il successo improvviso e la difficile gestione di una notorietà travolgente.

Con The Miseducation, album in cui la sua capacità nel songwriting prende tutto lo spazio che merita, Lauryn Hill sbaraglierà ogni concorrenza arrivando a vincere ben 5 Grammy, prima donna a stabilire questo primato. Ma in fondo stiamo parlando di un’autrice che fin da subito affianca al suo talento una fragilità altrettanto spiccata, e questo ovviamente non gioca a proprio favore se si finisce ‘con tutte le scarpe’ nel pantano dello showbiz.

3 le strade a questo punto: rimanerne travolti snaturando se stessi, affrontare la cosa tentando volta per volta di mettersi in gioco oppure tirarsene fuori centellinando la propria presenza sulle scene. Lauryn Hill ha scelto la terza strada, ed è per questo che la sua discografia è così scarna. Ma è anche per questo che la sua presenza sul palco assume ogni volta un peso specifico consistente. (Marco Pacella)

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