ROOTS ROCK

Mark Knopfler

Mark Knopfler and Band

21 Luglio – Auditorium Parco della Musica
Con una chitarra si può illuminare anche la notte più buia

Insieme ai Dire Straits ha scritto alcune delle più belle pagine del rock inglese ma il suo talento non si è di certo fermato al 1995, anno in cui si sciolse la band. Ha iniziato da subito a produrre lavori interessanti e ancora oggi raccoglie i successi di una brillante carriera solista, ricca di album in studio, collaborazioni, colonne sonore e tutto ciò che gli è sempre venuto in mente di fare, senza obblighi ma con tanta passione.

L’ormai 66enne Mark Knopfler, che si è sempre contraddistinto per la calma, la tranquillità e per essere uno che parla poco ma agisce molto, conserva ancora inalterati il calore e la sensualità della voce e lo straordinario e morbido tocco con la chitarra: inizialmente, con i Dire Straits, erano due Stratocaster, una Fender e una Schecter Custom, poi con il passare degli anni, il numero di chitarre utilizzate è aumentato in maniera esponenziale.

Tempo fa qualcuno diceva di lui che con “la sua scintillante Stratocaster è in grado di illuminare anche la notte più buia”, quindi c’è da aspettarsi che martedì 21, sopra le testuggini dell’Auditorium Parco della Musica, qualcosa di molto bello proveniente dal palco della Cavea di sicuro accadrà.

Il talentuoso chitarrista scozzese nel nostro Paese, soprattutto a Roma, è di casa: a distanza di quattro mesi dall’uscita del suo ottavo album in studio, Tracker, torna a farsi sentire dalle nostre parti, accompagnato da Guy Fletcher (tastiere), Richard Bennett (chitarra), Jim Cox (piano), Mick McGoldrick (fiati e flauto), John Mc Cusker (violino e mandolino), Glenn Worf (basso) e Ian Thomas (batteria).
Il nuovo disco trae ispirazione dai viaggi che Mark Knopfler ha fatto e degli incontri che ha avuto, quindi non sarebbe del tutto sbagliato aspettarsi dei tocchi intimi per la serata all’Auditorium. Bisogna vedere, però, se siete riusciti a prendere in tempo i biglietti, perché già da molte settimane si è registrato un soldout di quelli da ricordare. Questo sì che sarebbe un peccato! (F.DiG.)

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