Blues

Mojo Station Blues Festival

26/28 Maggio – Monk (Circolo Arci)
Un cartellone di altissimo livello

Giunge alla sua 12esima edizione il Mojo Station Blues Festival, manifestazione a cura dell’associazione culturale Mojo Station che, nel corso degli anni, ha assunto sempre più forza fino a diventare una delle più importanti realtà a livello nazionale nella non facile missione della divulgazione del verbo del blues, e delle sue culture.

Come l’anno scorso, il Monk (Circolo Arci) ospiterà la prestigiosa kermesse, per 3 giorni all’insegna di un cartellone estremamente variegato, che esplora ogni forma e declinazione di una delle forme musicali più antiche ed importanti della storia.

Si ricomincia esattamente da dove eravamo rimasti un anno fa: la serata del 26 vedrà il grande ritorno (dopo l’infuocata esibizione che l’hanno scorso ha chiuso il festival) di Luther Dickinson. Chitarrista che non ha bisogno di presentazioni, che vanta collaborazioni di grande prestigio (The Black Crowes, North Mississippi All Stars, tra i tanti), e che ritorna nella capitale con un nuovo disco, Blues & Ballads, già indicato da pubblico e critica come uno dei migliori album dell’anno. Un misto di blues, folk e southern rock che non mancherà di fare la felicità degli appassionati di queste sonorità. In più, potremo goderci il garage blues di Belly Hole Freak, che presenterà il suo nuovo disco Superfreak, e lo struggle blues di vecchia scuola di Angelo ‘Leadbelly’ Rossi, uno dei bluesman italiani più affermati al mondo.

La serata del 27, invece, sarà un viaggio a ritroso verso le radici primitive delle 12 battute: si ritorna nella culla del Mali dove, prima della deportazione forzata degli schiavi in America, questa forma musicale già esprimeva i primi vagiti, sancendo un legame ancestrale ed indissolubile tra il West Africa ed il Mississippi. A rendere palese questo legame, il Madya Diebate Trio, formazione composta dall’unione di musicisti senegalesi ed italiani, guidati dalle dolci melodie della kora di Diebate. A seguire, il concerto di Samba Tourè, chitarrista del Mali considerato tra i maggiori esponenti della World Music, per la prima volta a Roma per presentare il suo ultimo (e premiatissimo) lavoro Gandadiko.

Per l’ultima serata, quella del 28, si ritorna a sonorità decisamente più classiche, con il mix di funk e street jazz nello stile di New Orleans con la Pink Puffers Brass Band. A seguire, un ritorno al buon vecchio country blues con l’esibizione del Cedric Burnside Project. Nipote e discendente diretto della leggenda R. L. Burnside, Cedric è all’attuale uno dei maggiori esponenti ed esecutori del blues tradizionale. Presenterà il suo ultimo lavoro Descendants of HillCountry, disco che gli ha fatto ottenere ben due nomination agli ultimi Grammy Awards.

Lester seguirà e documenterà questa manifestazione ma, ovviamente, il nostro consiglio è di esserci. Con un cartellone del genere, anche i profani potranno rimanere illuminati sulla via di Damasco. (Angelo D’Elia)

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