thrash metal

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Overkill

10 Giugno – Orion
35 Anniversary Tour. Inossidabili, duri, puri e recalcitranti. Culto.

Rovistate fra i vostri abiti alla ricerca di t-shirt nere smanicate, jeans attillati, anfibi e vecchi chiodo in pelle, borchiati che avevate abbandonato a marcire come scheletri nell’armadio. Reindossateli. Il Vostro outfit da metallaro anni ‘80 sarà pronto.

Il prossimo 10 giugno, con l’unica data in Italia, gli Overkill saranno a Roma, all’Orion, per celebrare il loro 35° Anniversary Tour, un appuntamento di sicuro intresse per tutti gli amanti del buon vecchio thrash metal old school. Band attiva sin dagli inizi degli anni ‘80, gli Overkill, insieme a Testament, Anthrax, Megadeth, costituirono lo zoccolo duro del thrash metal al fianco di band di grossa portata quali Metallica e Slayer, e fecero degli anni ’80 (e buona parte dei novanta) l’era del metal come genere di maggior diffusione del periodo, che subì un calo solo con l’avvento del grunge.

Gli Overkill, per celebrare il loro 35° anniversario di attività, proporranno uno spettacolo che, con i loro album e brani più celebri, percorrerà la loro carriera. Così la band di Bobby ‘Blitz’ Ellsworth e soci, con in braccio i loro strumenti di massacro, passerà da Feel The Fire, primo album considerato una pietra miliare in ambito thrash, a Years Of Decay, che consacrò la loro collaborazione con Terry Date, famoso produttore di band come Pantera, Soundgarden e White Zombie. Proprio Terry Date contribuì a fornire agli Overkill un’immagine più professionale e accattivante, permettendo alla band di essere affiancata ai grandi nomi che cavalcarono l’epoca.

La band, che nel tempo ha subito numerosi cambiamenti nella formazione, giunge ai giorni nostri sempre carica di quell’energia thrash metal mai sopita, fatta da riff di chitarra e ritmi di batteria serrati e taglienti che non lasciano tregua, su cui una voce sporca e a tratti melodica esplode con tutta la sua energia. Per i più nostalgici sarà sicuramente necessaria una preparazione atletica, un po’ di corsa, flessioni ed esercizi per il collo, l’headbanging è assicurato tanto quanto il pogo. (Antonio Perruggino)

 

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