Art Rock / Avant Garage

Pere Ubu

Pere Ubu

31 Marzo – Monk Club
Fra rock, arte e letteratura, alle origini della new wave

Un lungo rumore stridente, picchiettato, una manciata di secondi al limite del fastidio sonoro. Poi il brano parte, e li riconosci subito quei pochi accordi semplici, sghembi, retaggio contemporaneo della più genuina immediatezza della nascente ondata punk. Gli anni sono più o meno gli stessi, ma qui non siamo fra i palazzi newyorkesi del Queens, ma a Cleveland, Ohio.

La band, capitanata dal talento controverso, sempre in fermento, di David Thomas è quella che passerà alla storia come Pere Ubu. Un nome imprescindibile per chi, anche retrospettivamente, si trova a vagliare le fortune e le origini della new wave. Al 1978 risale The Modern Dance – debutto discografico ufficiale che con etichetta spesso abusata definiremmo anche noi ‘di culto’, visto il successo fra appassionati che, si sa, può non coincidere fatalmente con quello commerciale – album che si apre proprio con quella stridente Non-Alignment Pact a cui si faceva cenno all’inizio.

Pere Ubu è una creatura strana, dalla vita lunga ma frammentata, fatta di cambi di line up, percorsi solisti, suoni variabili e generazioni che scorrono. Su tutto questo aleggia fin dal nome la figura panciuta di Ubu, strampalato e surreale re burattino partorito dal genio folle di Alfred Jarry. E questo la dice lunga sul bacino culturale da cui i nostri traggono linfa per andare poi a comporre una delle più fervide e precoci esperienze di art rock – o meglio, avant garage, come con splendida locuzione sintetizzano gli stessi Pere Ubu sulla propria pagina facebook.

Quegli anni tumultuosi, seminali e già apicali nella carriera della band, sono ora raccolti in 2 box set. Il primo, Elitism For The People, comprende i lavori degli anni 1975-78; al segmento 1979-82 è dedicato invece l’imminente secondo cofanetto, Architecture Of Language.

Alle raccolte segue dunque un nuovo tour europeo, con ben 3 date lungo la penisola. A Roma i Pere Ubu suoneranno il prossimo 31 marzo. Merdre!, direbbe Jarry. (Marco Pacella)

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