POP
Lumen – (foto di Daniele L. Bianchi)
La musica leggera italiana non è mai stata così rivoluzionaria
di Simone Vinci
RECENSIONE – L’EP d’esordio dei Lumen, Via della città in fiamme/1, è una mossa controcorrente rispetto al cammino della musica italiana. In un Paese dove nelle radio, poi persino sul palco dell’Ariston, è stata sdoganata la Trap e dove l’Indie ha smesso di esistere, diventando il nuovo Pop italiano, riproporre la tradizionale musica leggera è diventato un atto rivoluzionario.
In fondo, se siamo arrivati al punto in cui le nostre serate di fine anni ’10 sono un cliché di nostalgia e citazioni anni ’90, è soprattutto grazie ai testi di amore e tormento che ci sono rimasti nella testa, alle canzoni che cantavano di queste ‘lei’ vaghe ed eteree che se ne andavano o di cui ci eravamo appena innamorati, quelle canzoni che parlavano di storie d’amore in cui gli ascoltatori e le ascoltatrici potevano immedesimarsi. Ecco, questo era il segreto, o uno dei tanti, della Musica Leggera Italiana e questo è quello che ci sta proponendo il duo romano con questo EP di 5 tracce che ci rimanda alla tradizione Pop italiana.
La Corretta Traiettoria delle Cose è, forse, il pezzo più rappresentativo, da questo punto di vista e contiene tutti gli elementi cardine del pop nostrano: una ‘lei’ che ci lascia in un giorno d’estate, una citazione calcistica con Totti, si parla di giornate di studio saltate e di occhi di carbone, con chitarre acustiche, pianoforti malinconici e archi. Un pezzo che puoi prendere così com’è e metterlo nella rotazione di qualunque radio nazionalpopolare senza sfigurare.
Emanuele Binelli e Paolo Violi, con questo esordio, ci dimostrano che la vera rivoluzione non è tatuarsi la faccia e dire parole a caso su basi prese dai sample di Ableton, ma è rimanere fermi e modernizzare quello che già funzionava da solo.
Lumen – “Via della città in fiamme”
(Autoprodotto, 2019)
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