ROCK/GRUNGE
Profusione – (Foto di Angela Florenzani)
Come sorridere ai demoni dei 20 anni
di Marco Pacella
RECENSIONE – Tutto prende avvio con l’inconfondibile fruscio della puntina, mentre cerca piano il solco della traccia giusta sulla superficie nera e lucida del vinile. Un richiamo diretto a quanto c’è di più elettrizzante – e oggi esplicitamente rivalutato – nel rapporto intimo fra l’ascoltatore e la traccia musicale che sta per cominciare.
Metabolizzare, il nuovo EP dei Profusione, inizia dunque soffice e sospeso. Ma è una sensazione di pochi istanti. Perché in realtà basta il primo vero accordo, il primo colpo di batteria, per addentrarsi senza vie di fuga nel sound mai così compatto e potente della band romana, che si avvia a festeggiare i suoi 20 anni di carriera sui palchi della scena alternativa capitolina e non.
6 tracce ben amalgamate, dirette e taglienti, aggiungono un nuovo tassello nella discografia del trio capitanato dal ‘veterano’ Fabrizio Sola alla voce e chitarra, accanto agli ormai consolidati Rey Noman al basso e Oscar Capodilupo alla batteria.
Se nel 2015 col loro primo album completo promettevano esplicitamente Nessuna rivoluzione in arrivo, eccoli ora sempre convinti e saldi nel mantenere il volante sulla strada maestra. “Oggi sorrido dei demoni che combattevo a 20 anni”, cantano in Immobili, e qui forse c’è in poche battute tutta la consapevolezza di ciò che è stato, un rapporto col proprio passato che si fa bonario, certo, ma nulla si rinnega.
Se possibile, invece, i Profusione mostrano adesso una presenza sonora e una cura negli arrangiamenti che fanno di Metabolizzare l’EP che ci sentiremmo di consigliare come primo approccio – per eventuali nuovi ascoltatori – alla band. Perché all’interno ci sono tutti gli ingredienti, nelle dosi esatte: le sonorità cupe e l’introspezione figlie del miglior Seattle Sound (l’ottima title track è in questo senso un vero manifesto), la consapevole scelta dell’italiano nella scrittura dei testi (che li porta tra l’altro a inserire in scaletta la cover de L’importante è finire, spremendo Mina in un compatto muro di rock) e, come dicevamo, una potente e matura scelta registica in sala di registrazione. Gli aspetti migliori, d’altronde, per presentarsi in un EP, sfruttando al meglio la brevità della scaletta.
Profusione – “Metabolizzare”
(Seahorse Recordings, 2018)
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