SOUTHERN ROCK / BLUES

rich robinson

Rich Robinson

15 ottobre – Planet
Scaletta pregevole: impossibile non citare i Black Crowes

Negli ultimi 20 anni i Black Crowes sono stati parchi di concerti in Italia, 2 sole le volte, l’ultima al Pistoia Blues 2013, la precedente a Vigevano (MI) per l’edizione 2011 del 10 Giorni Suonati Festival, ritorno nel nostro Paese dopo circa 13 anni di assenza. Questo è tutto.

Stando alle notizie ufficiali, sciolti i Black Crowes, avere anche solo 1 dei 2 fratelli Robinson (leader della southern rock band di Atlanta) in concerto a Roma, è un’occasione più unica che rara. Rich Robinson sembra proprio concentrato sulla propria carriera solista, giunta al terzo capitolo con The Ceaseless Sight dello scorso anno, ciò non toglie che mai si può sapere; i Crowes stessi ci hanno già abituato a lunghe pause fortunatamente interrotte da notevoli ritorni.

Nel frattempo, dopo aver goduto di un altro ‘prodotto’ della famiglia dei Corvi Neri a giugno, quando l’esibizione di Luther Dickinson al Mojo Station Blues Festival ha esaltato la nutrita folla di spettatori del Monk Club, giovedì 15 ottobre proprio non sembra il caso di farsi scappare l’esibizione di Robinson al Planet.

Come Luther, in versione one man band, o quasi*, anche Rich si presenta in solitario, in versione acustica e, a quanto pare senza troppe menate (evviva), avrà una scaletta bilanciata fra i classici dei Black Crowes e le migliori realizzazioni della sua carriera solista, comunque ancora giovane. La veste rilassata per eccellenza è più che congeniale all’anima del chitarrista Rich, da essa e dalla scelta opposta operata dall’altro fratello, Chris (voce), sulla scia dei Grateful Dead con i suoi attuali Chris Robinson Brotherhood, sono chiare le matrici e la loro divisione all’interno delle dinamiche musicali in famiglia.

Intanto Rich tira fuori una voce inaspettata, poi quel suo destreggiarsi fra atmosfere alla Little Feat e la tradizione americana più strettamente folk, probabilmente ci svelano la provenienza e la direzione di perle come Down The Road, One Road Hill, Tornado, Bring On Bring On, How Much For Your Wings, Soul Singing, Locust Street, What Is Home?. La serata al Planet è una di quelle in cui, seppur spoglia di orpelli ed effetti, la garanzia dello spettacolo è data alta in partenza, in virtù di un repertorio pregevole e dell’interpretazione originale.

In apertura, la gradevole sorpresa di Eric Martin, voce dei Mr. Big.  (SEO)

* Luther Dickinson Live Report

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