Elettro Pop

Roisin Murphy

Roisin Murphy

12 Luglio – Le Terrazze dell’Eur
Quando lo stile coincide col mainstream

Martedì 12 luglio a impreziosire il calendario 2016 del Just Musical Festival sarà il live di Roisin Murphy (preceduto dal duo di dj/producer Ali Love e Luca Cazal), per la prima delle due date previste in Italia quest’estate (il 14 si esibirà a Rimini all’interno della rassegna Percuotere la Mente).

I suoni elettro-pop di quest’artista irlandese, conosciuta innanzitutto come frontwoman dei Moloko, presente nelle produzioni di band quali Psychedelic Waltons, Spook e Pulp e divenuta solista nel 2004 con l’ottimo Ruby Blue, sono già stati apprezzati lo scorso novembre al Fabrique di Milano, quando la cantante presentò il suo terzo album Hairless Toys. A sorpresa, ad appena un anno da quella fatica discografica, Roisin Murphy, l’8 luglio, pubblica , nuovo disco, nuovo percorso, nuovo pop.

Nell’ambito del JMF, che dallo scorso anno ci ha abituati a un costante e straordinario mix di suoni acustici ed elettronici, girovagando negli universi della musica più disparata, puntando sul trip hop e sulla dance, passando per il dub e il jazz, l’eclettismo di Roisin Murphy è la perfetta rappresentazione delle contaminazioni più sofisticate e originali tra il pop, il rock e l’elettronica che la voce insolita e al contempo sensuale di quest’artista sa rendere con tutta la sua raffinatezza e originalità.

Take her up to Monto, con un titolo che fa riferimento al quartiere a luci rosse di Dublino e un singolo, Ten Miles High, che annuncia l’ennesima eccellente impresa musicale di Roisin, contiene registrazioni inedite di un anno fa e rimaneggiamenti di alcuni brani tratti da Hairless Toys, con una nuova visione delle cose e dei suoni per questa cantante, produttrice, regista, appassionata di moda, di architettura e di cinema.

L’anima da artista visuale che risiede nella personalità di Roisin Murphy si rivelerà nella performance di martedì come un’ulteriore prova di quanto speciale e intrigante sia la sua musica, il suo timbro e la sua curiosità per ambienti e atmosfere sonore che vanno dalle sperimentazioni in perfetto stile David Byrne, ai grandi classici di icone come Edith Piaf, Grace Jones, Mina. La diva meno convenzionale di tutte è tornata. Grazie. (Sara Perugini)

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