Indie Rock

Scisma

Scisma

24 ottobre – Monk Club
Poche date autunnali, ma un ritorno sulle scene che fa ben sperare

Solo 3 i concerti annunciati e già il primo sold out con aggiunta di una seconda data a Brescia: segno evidente che la ricomparsa degli Scisma non sta passando inosservata nel panorama musicale italiano. Nel mini tour di Ottobre c’è però, per fortuna, anche un concerto romano, al Monk Club, il prossimo 24 ottobre.

E di attesissimo ritorno si tratta infatti per questa band – segnata dall’impasto di voci di Paolo Benvegnù e Sara Mazo – che nel corso degli anni ‘90 ha dato un contributo importante alle scena rock indipendente della penisola, un periodo che ha fatto davvero respirare qui da noi un’atmosfera comune con ciò che stava avvenendo nello stesso arco temporale nel resto d’Europa.

Una reunion attesa dall’ormai lontano 2002 e che con la contemporanea uscita dell’EP Mr. Newman (Woodworm, 2015), consente di fermare le lancette e capire le linee guida attraverso cui gli Scisma hanno deciso di condurre il progetto in questa rinascita. I presupposti per aggiungere un tassello significativo a una discografia già di alto livello (da riascoltare i decisivi album Rosemary Plexiglas e Armstrong, datati rispettivamente 1997 e 1999 e appena ristampati) ci sono tutti. Ma ci sono anche le figure centrali nella line up della band: oltre ai già citati Benvegnù e Mazo, voci e chitarre, riprendono il loro posto Michela Manfroi (tastiere, campioni e cori), Giorgia Poli al basso e Giovanni Mondini alle chitarre, con Marco Tagliola in produzione.

Mr. Newman non delude le aspettative, anzi, come si dice in questi casi, dimostra tutta la maturità compositiva e in senso lato sonora che la band nata sulle rive del Garda ha acquisito anche in questi anni di lontananza dalle scene (lontano si fa per dire, vista la carriera solista ormai consolidata di Benvegnù, che grande merito riveste proprio nel’’approccio compositivo maturo di questi Scisma 2.0).

Non resta che attenderli sul palco, allora, per verificare lo stato di salute di questa band che, stando ai primi segnali, pare avere ancora molto da dire. (Marco Pacella)

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