Alt Country / Dark Wave

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The Handsome Family – Soft Moon

11 ottobre – Monk Club
Accoppiati da un oscuro, affascinante filo conduttore

Quella che si prospetta l’11 ottobre al Monk Club, è una serata all’insegna dell’oscurità, volta a scandagliare le più nere e recondite regioni della nostra anima. Una scelta di scaletta davvero coraggiosa ed azzeccata, affiancare due band che, all’apparenza, non hanno assolutamente nulla in comune, ma sono in realtà legate da un oscuro filo conduttore. Più che una somiglianza a livello musicale, parliamo di una corrispondenza di mood.

Se qui in Italia qualcuno ha mai sentito parlare dei The Handsome Family, è stato sicuramente in relazione al successo della serie True Detective: la loro strepitosa Far From Any Road fu scelta da T Bone Burnett come sigla per la prima stagione, che era ambientata tra le paludi di una Louisiana rurale, decadente e carica di esoterismo e cattivi presagi. Tutti elementi che possono descrivere alla perfezione la proposta musicale dei coniugi Sparks, che pesca a piene mani dalla tradizione ‘bianca’ della musica statunitense, quindi mischiando sonorità country, folk e bluegrass e tingendole con il nero delle murder ballads. Antiche leggende a base di fantasmi, assassini e suicidi (ascoltare la devastante Tesla’s Hotel Room per credere) sono alla base di un immaginario che, unito ad una forma sì traditional, ma completamente trasfigurata, rende ogni ascolto un’esperienza estraniante.

Ci si avvicina ancora di più al cuore oscuro della musica con i Soft Moon, creatura dell’inquieto Louis Vasquez, novello Trent Reznor giunto ormai alla sua terza fatica discografica (Deeper, 2015). Ad un primo ascolto li si potrebbe annoverare tra la folta schiera del revival new wave, ed è indubbio che le influenze di Joy Division e Sisters of Mercy siano presenti, ma c’è molto di più. Incursioni nel tribalismo, esplosioni di noise devastanti ma estremamente controllate (leggi Swans) e lunghe cavalcate dalle ritmiche decisamente kraut, avvicinano i Soft Moon, più che alla classica dark new wave, ad un nuovo ed oscuro modo di interpretare la psichedelia. (Angelo D’Elia)

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