jazz

slq_articolo

Gli Stefano Lenzui 5tet sono da sin: Stefano Battaglia (contrabbasso), Davide Pentassuglia (batteria), Stefano Lenzi (voce), Alessandro De Berti (chitarra), Antonino Zappulla (piano). stefanolenziquintet.com

14 Maggio – Lian Club
Un ensemble in stato di grazia: parlare di generi risulta fuori luogo.

Cantare la voce, diceva il compianto Demetrio Stratos, senza limiti, senza confini. Stefano Lenzi sembra aver compreso appieno questo semplice ma imprescindibile imperativo. Rimanere incatenati nelle oppressive gabbie dei generi e delle categorie è fin troppo facile, a volte inevitabile. Lenzi ed i suoi compagni di viaggio hanno imparato a volare liberi, al di fuori di ogni schema.

Il suo non è un canto tecnicamente ‘addomesticato’, i vocalizzi in cui si produce suonano decisamente alieni anche all’orecchio più addestrato. Niente trucchetti, niente gorgheggi o scale vertiginose, solo un incontenibile flusso di coscienza che non ha bisogno di parole per esprimersi. Una concezione del canto che avvicina Stefano Lenzi alla scuola del Lucio Dalla più sognante, del primo (ed irripetibile) Alan Sorrenti e del suo maestro spirituale Tim Buckley. Condividono quest’attitudine anche i suoi sodali (Alessandro De Berti alla chitarra, Antonio Zappulla al piano, Stefano Battaglia al basso, Davide Pentassuglia alla batteria), che riescono ad incamerare questo fiume in piena in strutture aperte ed eteree, che scivolano lievemente tra il jazz e il folk, con imponenti crescendo che ci fanno tornare alla mente certe aperture stellari che solo la Piccola Orchestra Avion Travel ci sa regalare. Ma, come già detto, parlare di generi risulta fuori luogo.

Il loro album di debutto, Somiglianze (M.I.L.K., 2013), fotografa un ensemble in stato di grazia: tra brani autografi in cui viene esplorata la loro vena più sperimentale e riletture di classici standard jazz, che mantengono la loro linea melodica ma che vengono completamente stravolti nella struttura. A questo proposito, andate a recuperare la loro versione di What a wonderful world del vecchio Satchmo: se ricordate quello che gli A Perfet Circle fecero con Imagine di Lennon, capirete di cosa sto parlando. Lo Stefano Lenzi 5tet si esibirà al Lian Club il 14 maggio, accompagnandoci in un viaggio che partirà dal jazz e che, passando per i Beatles, ci condurrà in territori inesplorati. (Angelo D’Elia)

 

Somiglianze
(Milk, 2013)

somiglianze TRACKLIST

  1. Belfiè (Du-Iu-Gu-Du)
  2. Movimentato
  3. What a wonderful world
  4. Sinergie
  5. Zuppa di miso
  6. Shokovox
  7. Somiglianze “Opening”
  8. Somiglianze
  9. My favourite things

FORMAZIONE

Stefano Lenzi: Voce
Alessandro De Berti: Chitarra
Antonino Zappulla: Piano
Stefano Battaglia: Contrabbasso
Davide Pentassuglia: Batteria

Pin It on Pinterest

Share This