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Tarrus Riley

5 luglio – Eutropia Festival 2015
The Roots/Lovers Night – In apertura Romain Virgo

Nella stessa serata, domenica 5 luglio, Eutropia Festival, si avrà occasione di vedere due talenti del new roots e del lovers rock degli ultimi anni. Nello stesso festival, un altro festival che garantisce la bontà della proposta, il Roma Red Hot! – Caribbean Summer Festival, il contenitore tematico pensato da Almighty One Promotion e spalmato su 5 date dal 28 giugno al 30 luglio.

Dopo aver goduto della serata di apertura, con le magnifiche evoluzioni del father Jimmy Cliff (splendido), il secondo appuntamento punta le luci su più recenti ‘ritrovati’ della serie caraibica, Romain Virgo e Tarrus Riley.
Di voci si parla in prima istanza in questa seconda serata del ‘Red Hot’, perché è sulla qualità delle interpretazioni che si gioca molto, richiamando in particolare un approccio soul alla materia per il quale si è ricorsi ad una definizione come lovers anche nei titoli. L’eredità giamaicana dei sessanta e settanta è tributata ampiamente, ma muovendosi nelle trame moderne, non solo dal punto di vista strettamente artistico, ma anche sotto il profilo puramente commerciale, che segue i canoni del pop.

Virgo è giovane, davvero, quanto la strada che ha percorso finora, pensando al Digicel Rising Stars, talent televisivo come altri, che lo vide protagonista e che restituì lanciandolo. Di cose ne ha già fatte, porta con sé il timbro di uno dei massimi produttori giamaicani, Donovan Germain, punta dritto verso il suo faro artistico, Alton Ellis.

Riley, da par suo, ha solo da confermare uno status: polistrumentista e figlio d’arte (il babbo di nome fa Jimmy…) cresciuto, manco a dirlo, in un contesto stimolante come può essere stata la casa di famiglia e la scena anni ‘80 di New York, ha già all’attivo 6 album di successo. Difatti, le già note She’s Royal o Gimmie Likkle Drop, per citarne un paio, non mancheranno in scaletta. Quello che ci interessa maggiormente è l’ultimo ‘prodotto’, Love Situation, concept album frutto di un incontro speciale con Dean Fraser, il grande sassofonista già con Wailers e Peter Tosh, dal quale la tradizione degli anni ’60 è fuoriuscita scintillante nella sua nuova veste contemporanea. Se ne potrà avere prova domenica 5 luglio, con il magnifico ensamble di Riley, la Black Soil Band, nata proprio sotto la direzione di Fraser, a sorreggere il suo timbro inconfondibile. (B.B.)

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