ROCK / GARAGE


The Lords of Altamont – (Foto di Nael Manuela Simonetti)


Se non siete qui per danzare, allora per cosa?

di SEO

LIVE REPORT – Uscito lo scorso ottobre per la ‘nostra’ Heavy Psych Sound, il nuovo scintillante album del gruppo losangelino porta in calce il proprio nome con toni altisonanti: The Wild Sounds of the Lords of Altamont. Sei album all’attivo e un pedigree di tutto rispetto per questi ragazzacci che sono venuti da lontano e ci hanno portato lontano; estratti umani da Cramps e Fuzztones e essenze subumane di rock n’ roll d’annata: Detroit e gli Stooges nel cuore e l’elettricità a pompa nelle vene.

L’Evol Club ha propinato una gemma incorrotta all’avventore non di turno, che ha goduto fino allo spasmo, che lì, o la vita ce l’hai nel sangue, oppure ti sei perso ingenuamente nelle latitudini delle età anagrafiche. La pirotecnia fai da te del leader Jake Cavaliere, a cavalcioni dell’organetto, è stata efficace quanto l’immersione spudoratamente sadica di pallottoloni rock sparati a raffica e senza soluzione di continuità da un gruppo compatissimo.
“Se non siete qui per danzare, allora per cosa?”, dice Cavaliere: Like A Bird e Death On The Highway, non c’è salvezza, non c’è tempo, se non quello di un conto alla rovescia. Un po’ come Going Downtown, che fa il verso proprio a Raw Power ma con una credibilità fuori portata per chi gioca ma non rischia. I Lords rischiano. Così si gioca.

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