Hard Rock

The Winery Dogs

12 Febbraio – Crossroads
La dirompente forza del power trio

Un vero e proprio colpaccio quello messo a segno dal Crossroads per venerdì 12 Febbraio, serata (già data sold out da qualche giorno) in cui suonerà lo straordinario power trio The Winery Dogs, ossia Richie Kotzen, Billy Sheehan e Mike Portnoy, per la loro unica data italiana.

Reduci da una fortunatissima tappa in Italia a Settembre 2013, per la presentazione del loro primo album omonimo, i 3 mostri sacri dell’hard rock tornano per mostrarci quanto di buono sono riusciti a concepire con la loro seconda fatica discografica, Hot Streak, pubblicata ad inizio dello scorso Ottobre.
Contrariamente a quanto spesso accade quando elementi del genere si uniscono per dar vita a delle formazioni almeno sulla carta strabilianti, salvo poi risultare anonime ed insignificanti nella produzione musicale, forse perchè mal amalgamate, i The Winery Dogs finora non hanno sbagliato un colpo.

Tra un Portnoy forse amareggiato dalla fine del rapporto con i Dream Theater ma di certo sempre iperattivo e continuamente alla ricerca di esperienze diverse (Adrenaline Mob e Flying Colors), uno Sheehan in giro da più di 30 anni (Mr. Big, Steve Vai, David Lee Roth e altri) e un Kotzen (Poison e Mr. Big) il cui immenso talento, costantemente a cavallo tra hard rock, blues, soul e funk, non sempre è stato totalmente riconosciuto, è nata una splendida e riuscitissima interazione.

La qualità compositiva e le singole capacità tecniche non sono altro che il valore aggiunto di una produzione ottima, ben calibrata e nella quale non mancano certamente spazi dedicati all’improvvisazione di 3 grandi musicisti che si divertono a suonare insieme. Inutile dire che tale improvvisazione trova, nell’esibizione dal vivo, il suo ambiente preferito, facendo risultare davvero ogni live diverso dagli altri.

Con l’apertura affidata alla giovane formazione inglese degli Inglorious, che presenterà il proprio omonimo album di debutto, si prospetta una serata che definire interessante è davvero poca cosa. (F.DiG.)

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