Folk

Toby Driver

13 Febbraio – Dal Verme
L’artista dei contrasti, fra abisso e paradiso

Toby Driver, già nei Maudlin of the Well e Kayo Dot, sarà Dal Verme il prossimo 13 febbraio con un progetto solista. Artista neworkese sicuramente fuori dal coro, Toby Driver unisce influenze fra le più disparate, un universo orrorifico dove convivono ‘monoliti dronici’, scuola black metal, post rock, stralci jazz e orchestrazioni sinfonche; un ambient visionario e astratto, tanto violento quanto espressivo.

Distruttore di sogni senza dio, Driver con abilità da sound designer, crea una musica dei contrasti, dove convivono apparente calma paradisiaca e abisso più profondo. Una musica visionaria, evocatrice di immagini, tanto quiete e accomodanti quanto, inquiete e arrendevoli.

Musica contemporanea colta, al pari di artisti impegnati come John Cage, John Zorn, Brian Eno, ma con una sofferenza commovente e penetrante di grande forza, che ne costituisce il tratto distintivo. No popular music, ma musica colta, impegnata, che rifiuta la forma canzone e predilige la composizione astratta in nome di un descrittivismo sonoro, dark ambient slow core, che interesserà sia un ‘certo’ ambiente metal più attento ai contenuti che alla forma, sia appassionati ascoltatori di colonne sonore che rievocano sensazioni simili a quelle che si avvertono nella produzione filmica di David Lynch.

Sogno e incubo si alternano nelle composizioni di Driver incantando l’ascoltatore in un vortice di suggestioni mai scontate; una “Pioggia di cicatrici e sogni negati” (Hate&Merda) carica di vuoto annichilente e dell’inutilità della condizione umana.

Si percepisce subito nella corposa produzione musicale di Toby Driver quanta attenzione sia data ai particolari e alla cura dei suoni. Varietà e contrasti sono gli elementi portanti di un’artista che merita sicuramente di essere conosciuto e approfondito. Il prossimo sabato 13 febbraio Dal Verme è un’opportunità da non sottovalutare. (Antonio Perruggino)

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