Post-rock / Avant-garde

Ulan Bator

17 Marzo – Init
Non solo post-rock ma un mondo infinito di suoni

Più o meno dal 1998 gli Ulan Bator ci fanno puntualmente visita ogni volta che pubblicano qualcosa di nuovo. Ecco che la serata di giovedì 17 Marzo all’Init coincide con la presentazione del loro ultimo lavoro discografico, Abracadabra.

In poco meno di 20 anni, il grande affetto di Amaury Cambuzat, voce/chitarra e leader della formazione francese, per il nostro paese è andato sempre più intensificandosi (cosa ampiamente ricambiata), sin da quando il Consorzio Produttori Indipendenti di Giovanni Lindo Ferretti e Gianni Maroccolo produsse in Italia due dischi degli Ulan Bator e lì portò ad aprire diversi concerti dei C.S.I. lungo tutta la penisola.

Da perfetta sconosciuta quale era, la band di Cambuzat è diventata in breve tempo una delle realtà più importanti di un genere che definire semplicemente post-rock è riduttivo e parzialmente fuorviante: in un modo assolutamente originale e coerente, la musica del carismatico leader francese su basa da sempre su elementi kraut (Faust e Can su tutti), noise (alla Sonic Youth) e psichedelici, con così poche parti melodiche da risultare ostica a molti ma non per questo poco comunicativa.

Con Abracadabra, anzi, gli Ulan Bator dimostrano ancora una volta di saper concentrare e far emergere una serie di emozioni viscerali contrastanti. A tratti abrasivi e violenti, altre volte dolci e rassicuranti, Cambuzat e soci esprimono la propria energia visionaria attraverso suoni cupi ed introspettivi nei quali non manca mai la componente elettrica.

Per chi ha voglia di sperimentazione e desidera uscire da un concerto arricchito, anche se con buone probabilità sconvolto, ma anche per chi semplicemente vuole scoprire qualcosa di più del mondo Ulan Bator, la data di giovedì 17 è davvero una tappa indispensabile. (F.DiG.)

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