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Presidenti a Tempo Perso

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Amore, futuro e nuovo videoclip: quattro chiacchiere con i Presidenti a Tempo Perso

INTERVISTA – Qualche settimana fa è uscito Attico, il primo videoclip estratto dal nuovo album dei Presidenti a Tempo Perso di prossima uscita. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Matteo Rotondi, voce e chitarra della band romana che ci ha detto qualcosa in più sul nuovo lavoro.

State riscuotendo un ottimo successo con il vostro tour romano (che vede anche qualche data fuori) che anticipa di qualche mese l’uscita del vostro disco d’esordio. Considerando che la maggior parte delle band a questo punto si chiude in un silenzio trepidante, come nasce l’idea di un tour prima dell’uscita dell’album?
Il videoclip di Attico ci è piaciuto troppo, per non desiderare che lo conoscessero più persone possibile! Promettiamo di rifugiarci presto nel silenzio monastico che darà il giusto peso alla nostra prima creatura in studio. Appena il tempo per un secondo videoclip dai toni estivi…

Il tour prende il nome da Attico che è il vostro primo videoclip, uscito e presentato lo scorso 24 Marzo al Wishlist di Roma e che vede al proprio interno numerose collaborazioni. Come è stato lavorare con loro?
Tutti gli attori del videoclip sono anche musicisti. Claudia Nanni è la cantante de La Scala Shepard, Valerio Cicchinelli era la voce dei Koo, Giulio Ronzoni è un cantautore e un performer straordinario con cui spesso condividiamo il palco. Lavorare con persone che parlano la tua stessa lingua, aiuta a condividere entusiasmi e paure. E poi era anche un modo per lanciare un segnale positivo in un ambiente come quello musicale, in cui spesso ci si fa la guerra tra poverissimi.

Attico parla di amore ma non nel senso classico del termine…
Parla di due persone che vogliono vivere insieme, ma che sono terrorizzate dal ritrovarsi un giorno ad assomigliare a quelle coppie imprigionate nell’abitudine, a quei genitori che hanno trasferito tutte le proprie gioie e aspirazioni nelle vite dei figli, rinunciando del tutto a vivere le proprie. Parla di un amore che è stato fatto finire, per la paura che un giorno finisse.

Sarà questo il tema principale dell’album o dobbiamo aspettarci anche altro?
Il filo conduttore non sarà un sentimento preciso, ma la volontà di raccontare le contraddizioni che hanno tutti i sentimenti, anche quelli più nobili. E di come spesso c’è bisogno di tirare fuori il peggio, per poterci sentire meglio.

Si critica spesso a la nuova musica indipendente italiana con l’ultimissima stoccata arrivata da Manuel Agnelli che l’ha definita “…camuffata da indie solo perché non è prodotta da una major. Quella roba lì, però, non è indie nei contenuti, non è indie nell’attitudine. Ed è un vero peccato che in Italia funzioni così”. Cosa ne pensate di queste esternazioni e qual è lo stato di salute dell’indie italiano odierno?
Esistono due modi per intendere la parola indie. Il primo è che sia un prodotto non pubblicato da una major, in questo senso paradossalmente anche Gigi D’Alessio sarebbe indie se pubblicasse il disco con un’independent label. Il secondo modo è che ci sia alla base una testa indipendente, desiderosa di rompere gli schemi e creare qualcosa che vada controcorrente. Ben poco di quello che ha fatto successo in Italia negli ultimi anni è uscito da una testa indipendente, ma spesso da un manipolo di professionisti del settore, che hanno studiato a tavolino come creare qualcosa che potesse fruttare più soldi possibile. C’è qualcosa di male in tutto ciò? Secondo noi assolutamente no, la discografia è pur sempre un business. Però se un supermercato mette sopra a un prodotto l’etichetta sbagliata, lo multano.

Per concludere ricordateci i vostri prossimi appuntamenti.
Ci restano una manciata di piccole date romane prima dell’estate, tra cui il 19 maggio al Pigneto Caffè e il 10 giugno al Pierrot Le Fou. Poi a metà giugno partiremo per un minitour con capolinea a Trieste. Per restare aggiornati cercate Presidenti a Tempo Perso su Facebook e mettete like, dicono che il corpo e lo spirito ne traggano un beneficio immediato. (Intervista raccolta da Stefano Capolongo)

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