Hard Rock / Progressive

Wishbone Ash

25 Febbraio – Crossroads
La storia dell’Hard passa anche di qua

Una serata per veri cultori del rock, quella che si prospetta il 25 febbraio al Crossroads. In scena, una delle band più influenti, ma allo stesso tempo, più (colpevolmente ) misconosciute della storia.

Quando si parla di certo hard rock, infatti, è giusta e comune pratica citare band come i Thin Lizzy o gli Uriah Heep e, di conseguenza, i primi Iron Maiden. Sono davvero in pochi a citare i Wishbone Ash come i creatori di un sound che avrebbe fortemente influenzato tutta la musica rock a venire.

Questi giganti su citati, infatti, avrebbero forse dato un corso diverso alla loro storia se, nel 1969, Andy Powell e Ted Turner (da non confondere con il magnate americano), due giovani originari del Devon, non avessero intrecciato le loro strade e le loro chitarre. I Wishbone Ash, infatti, furono tra i primi a proporre una formazione che si basava sull’intreccio armonico di due chitarre soliste.

Essendo nati e cresciuti nelle terre d’albione, è impossibile non ritrovare nella loro musica le influenze classiche e folk – da cui presero ispirazione buona parte delle band coeve di quegli anni che diedero inizio alla scena prog britannica – ma, nel caso dei Wishbone Ash, mischiate ad una sana e viscerale passione per il rock blues di matrice statunitense, che li rendeva decisamente hard e quindi molto più vicini ai Deep Purple (di cui erano una versione meno barocca) che ai Genesis.

Se la confezione e la struttura dei pezzi poteva considerarsi progressive, il contenuto era del tutto scevro da certe derive onanistiche a cui certe formazioni del tempo erano particolarmente avezze: le parti chitarristiche erano puro rock ‘n’ roll, dall’impatto devastante ed emotivo, alla base di veri capolavori come Pilgrimage (’71) ed Argus (’72). E se oggi possono apparire come un po’ datati o già sentiti, è soltanto perché in tanti si sono abbeverati a questa fonte.

Dopo innumerevoli collaborazioni e dolorose defezioni (Ted Turner non è più della partita), i Wishbone Ash sono tutt’oggi una bestia attiva e dagli artigli estremamente affilati (meritevole l’ultimo Blue Horizon, uscito esattamente 1 anno fa). Una realtà da riscoprire e a cui tributare tutto il dovuto e meritato rispetto. (Angelo D’Elia)

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