Musica d’autore

Zibba

03 Febbraio – Teatro Quirinetta/a>
Nulla dura davvero tranne una canzone

Elegante musicista, capace di muoversi abilmente ed in perfetto equilibrio tra pop e cantautorato di qualità, il 3 febbraio Sergio Vallarino, in arte Zibba, porterà in versione ‘solo’, al Teatro Quirinetta di Roma, il suo Farsi Male Tour. Uscito nel marzo scorso, senza una grande promozione alle spalle, il settimo lavoro discografico del musicista ligure, Muoviti Svelto, si è dimostrato sin da subito un disco maturo, intenso e curato in ogni minimo dettaglio.
Vincitore di 2 dei più importanti premi del mondo cantautorale italiano, come il Premio Bindi e il premio l’Artista che non c’era, nel 2012 si è aggiudicato la Targa Tenco con il suo quarto album Come il suono dei passi sulla neve e, sempre nello stesso anno, ha ottenuto il riconoscimento dell’Indie Music Like del MEI come artista indipendente italiano ad essere trasmesso maggiormente dalle emittenti radiofoniche.
Pur muovendosi da sempre in territori tanto cari al folk d’autore nostrano, Zibba riesce a mescolare, in maniera molto intelligente, sonorità cariche di blues ed atmosfere calde e rassicuranti. Esattamente come la sua voce, che abbraccia ed avvolge delicatamente chi ha la fortuna di poterlo ascoltare e con la quale impreziosisce i suoi già evocativi ed introspettivi testi. Traendo spunto dall’ambiente musicale di fine anni ‘70, struttura la sua musica in maniera intensa e minuziosa, con arrangiamenti minimali conditi con un pizzico di elettronica. Gli stessi arrangiamenti che l’artista ligure ama stravolgere durante gli spettacoli da vivo, convinto del fatto che un concerto debba avere una vita a sé rispetto alla produzione in studio.

Per la serata di mercoledì 3, insomma, ci attendiamo uno spettacolo energico ma allo stesso tempo intimo e con tanti momenti di atmosfera. Inoltre, da un post che lo stesso Zibba ha pubblicato lo scorso 28 gennaio, con molta probabilità ci sarà anche una bella sorpresa. E chissà che non sia una delle sue innumerevoli collaborazioni. (F.DiG.)

«La musica è davvero la mia vita, e come la vita chiede sincerità. Di essere autentici, come davanti allo specchio.

Chi ci segue ci mette tanta anima quanta noi ne mettiamo in quello che scriviamo, e un pubblico così si merita il meglio».

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