Jazz Metal / Avant Rock

Zu

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01 Aprile – Init
Il gruppo sperimentale italiano per eccellenza degli ultimi anni. E non è un pesce d’Aprile!

Dopo poco più di un anno di distanza, il palco dell’Init Club sarà di nuovo protagonista per le potenti vibrazioni sonore degli Zu, che torneranno a far ascoltare la loro granitica musica in una serata tutta dedicata alla beneficenza.

Nati nel 1997, nel corso degli anni hanno sperimentato e combinato praticamente ogni tipo di suono per ottenerne uno proprio caratterizzato da una grande personalità. Per fare questo hanno anche collaborato con moltissimi musicisti, sia in studio che dal vivo, per carpirne l’essenza ed arricchire il proprio bagaglio esperienziale. Tanto per citarne un paio: Mike Patton e John Zorn, il quale si congratulò con loro per aver creato una musica potente ed altamente espressiva. Sicuramente di non facile ascolto ma molto vicina alla vera essenza umana e come tale profondamente complessa ed estremamente personale. Caratteristica, quest’ultima, ampiamente esplicitata nell’ultimo album Cortar Todo, nato dopo un lungo periodo di pausa che il trio ha deciso di prendersi dopo l’abbandono del batterista Jacopo Battaglia e che ha portato i restanti due Luca Mai (sax baritono) e Massimo Pupillo (basso) a ricercare se stessi attraverso l’incontro con culture ancestrali solo geograficamente molto distanti dalla nostra.

Il frutto di questo viaggio intimo è stata la comprensione di quanto la musica non sia solo una semplice operazione estetica e di intrattenimento quanto piuttosto un potente mezzo, fondamentalmente rituale, per imprimere un cambiamento sulle coscienze. Da tutto ciò è riemersa la passione e l’ardente desiderio degli esordi, arricchito dalla consapevolezza di una formazione matura e capace di abbandonarsi ed esporsi completamente al mondo esterno, senza alcun tipo di filtro. Cosa che emerge chiaramente nei loro nuovi live, durante i quali l’interazione è maggiormente diretta nei confronti del pubblico.

Venerdì 1 dietro le pelli troveremo l’attuale nuovo batterista della formazione, Tomas Järmyr, che contribuirà non poco a marcare la vera essenza degli Zu: la straordinaria capacità di mettere gli strumenti espressivi del jazz al servizio di un muro di suono pesante e carico di tensione. (F.DiG.)

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