CANTAUTORATO


Lester fa il punto con il cantautore romano
Dalla ristampa di “Panni e scale” al nuovo disco in lavorazione


di SEO

La tentazione di intitolare questo pezzo “1,2,10… Stella!”, era fortissima. Ha prevalso, alla fine, la ragionevolezza, che 10 anni sono una cosa seria, importante, anche e soprattutto per chi ha fatto del sorriso un tratto distintivo, per un artista che “ci fa tanto divertire”, senza rinunciare alla fase riflessiva. Insomma, con Emilio Stella non si ride di certo per una pallonata sui coglioni. Il sorriso, piuttosto, è la migliore ricetta di vita laddove, in particolare, la vita è più dura.

Con lo stesso spirito accogliamo la ‘ristampa’ di Panni e scale, l’esordio di Stella, targato 2011. L’album, interamente autoprodotto, ormai oggetto di culto per chi lo segue da anni, non era mai stato diffuso su spotify e sui canali digitali, tanto che in rete non erano presenti molti dei brani del suo repertorio, tra cui Alle case popolari e Festa (inserita dal club Tenco in Siamo in Tenco, una raccolta di canzoni degli autori più interessanti del panorama italiano).

A partire dal 1 maggio l’album è facilmente reperibile, ma il particolare più interessante è la tiratura limitata delle copie fisiche, 50 copie uniche, anche perché curate a mano direttamente dall’artista, conviene farci un pensierino, chi è interessato può scrivere al seguente indirizzo: pontina.sound@gmail.com. Nel frattempo, a quanto pare, in casa Stella non c’è modo migliore di celebrare questi 10 anni se non immergendosi nella realizzazione di un nuovo disco. Ci siamo permessi di ‘disturbare’ i lavori e raggiungere Emilio per un aggiornamento direttamente dal campo.

A che punto siamo, Emilio? È un momento di riflessione e il nuovo disco segnerà una virata o sarà la consacrazione di un’identità?
Nella musica ho sempre cercato di restare fedele a ciò che vivevo. Le canzoni non sono nient’altro che il riflesso della vita, appunto. Ovviamente, rispetto a qualche anno fa, sono cambiato come uomo e quindi anche artisticamente. Da un paio d’anni mi sono trasferito a vivere al mare e questo ha cambiato il punto di osservazione delle cose. Mentre prima, vivendo alle case popolari, dentro la periferia, avevo un occhio più esterno sulle cose, oggi, grazie al mare, lo sguardo è rivolto più verso una ricerca interiore.
Probabilmente nel nuovo disco si percepirà questo cambiamento ma non sarà una virata in un’altra direzione musicale, la strada è sempre quella della verità, dell’arte libera dalle logiche di mercato.

Nel tuo primo disco si percepisce la nascita di una matrice: sei uno di quelli che è riuscito a crescere con il proprio stile…
Credo che questo disco sarà più centrato degli altri, più a fuoco su ciò che andrò a “fotografare”. In tempi di pandemia ho avuto modo di lavorare con calma sia nella scrittura che negli arrangiamenti e questo sicuramente è un aspetto positivo. La possibilità di non avere scadenze è la condizione ideale per chiunque faccia un lavoro creativo.
Adesso però, è arrivato il momento di cominciare a testare live alcuni dei nuovi brani, sperando di averne la possibilità dopo questo lungo periodo lontano dal palco. Nel frattempo continuo a ultimare il prossimo album e a custodirlo con cura, aspettando tempi migliori per farlo uscire, che saranno solo quando ritroveremo tutti continuità nel poter fare concerti e quindi anche a fare una promozione reale.

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