ROCK / PROGRESSIVE


Andrea Perrotta

 

Irresistibilmente eclettico

di Federico Ciampi

Eclettico, pieno di sfumature, decisamente affascinante; niente male, per essere un esordio. Stiamo parlando del primo lavoro di Andrea Perrotta, cantante, chitarrista e polistrumentista che si presenta sulla scena con questo Irresistibili distanze.

Il lavoro consta di sei tracce, che riflettono inevitabilmente le influenze dell’autore, ma rielaborate in modo originale, e decisamente irresistibile. Ben scritto, ben suonato ed arrangiato, i brani (cinque ed un preludio, a voler essere pignoli) scorrono in modo eccellente, complice un gusto decisamente prog nelle variazioni di atmosfere, nelle sonorità e nei cambi di tempo, che si denota soprattutto nelle due lunghe tracce di apertura e chiusura, rispettivamente l’ottima Puzzle (la preferita di chi scrive, una cavalcata che rimanda dai Dream Theater alla nostrana PFM di Stati di Immaginazione) e Velvet 21, che passa da intimi momenti pianistici a debordanti assoli di chitarra estremamente melodici ed eterei.

Eppure, non basta, perché il lavoro contiene una sorpresa niente male: si tratta di Game Over (Il gioco è finito), che si fa notare per un minutaggio decisamente più contenuto, e per rimandare in modo molto accattivante ai Litfiba di Terremoto (ve lo ricordate? Quello di Fata Morgana e Prima Guardia; che discone…). Il brano sembra essere completamente scollegato dal resto, ma funziona, spacca a metà l’album, incuriosendo l’ascoltatore e convincendolo a proseguire, ripagandolo completamente.

Un lavoro senza riempitivi, che dà estrema fiducia sul percorso artistico futuro di questo ragazzo. Ha gusto, tecnica, e l’astuzia necessaria per confezionare un prodotto che prima di tutto soddisfi lui, ma che possa piacere anche a chi è estraneo al mondo del rock e a chi inorridirebbe vedendo il minutaggio di un brano superiore a tre minuti (e ahimé, sono tanti, ma questa è un’altra storia). Una personalità interessante, che consiglierei di vedere dal vivo, quando si potrà: il vero banco di prova, da sempre, per questo genere.

Andrea Perrotta – “Irresistibili distanze”
(Autoprodotto, 2021)

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