Blues
Dead Shrimp
Rallentare per tornare alle origini; dell’Anima
La tradizione del blues è qualcosa che ha ben poco a che fare con il nostro paese. Per poterla reinterpretare in maniera convincente, bisogna conoscere bene la materia, non solo tecnicamente (si tratta delle solite 12 battute, d’altronde). E’ necessario saperne riportare gli umori e le suggestioni, il suono peculiare, in una parola: è una questione di mood.
I Dead Shrimp hanno già dimostrato di saper padroneggiare egregiamente l’argomento e con How Big Is Your Soul?, secondo album uscito il 13 novembre per Goodfellas (etichetta ormai nota per il suo approccio classicista), sembrano essere giunti ad un’ulteriore maturazione artistica.
Ci aveva colpito la loro esibizione dal vivo in apertura a Luther Dickinson, in occasione del Mojo Station Blues Festival a giugno, in particolar modo l’impeto e l’energia devastante con cui facevano convivere un approccio fieramente tradizionalista.
Quest’impeto sembra essersi leggermente stemperato, ma in funzione di una scrittura più matura. Le ritmiche si sono fatte più dilatate e meno incalzanti, le trame più riflessive ed avvolgenti, l’atmosfera generale è molto più cupa rispetto al passato.
Certo non mancano episodi decisamente energici, come Angry Man, saggiamente posta ad inizio scaletta, ma già dalla traccia successiva, che dà il titolo al disco (vero e proprio canto da ball and chain), si fa palese l’intenzione di rallentare e di ritornare alle origini primitive. Tutto l’album, infatti, è intriso di gospel e, più in generale, di un dolente senso di spiritualità.
Spiritualità che trova voce ideale nel canto di Sergio De Felice, potente, a volte straziante, nero non tanto nell’estensione quanto nell’anima, accompagnato dalla chitarra slide di Alessio Magliocchetti Lombi, dal suono ruvido e letteralmente ‘sporco di fango’, e dalle spazzole di Gianluca Giannasso, che creano un contrappunto mai invadente e d’atmosfera.
Un disco, questo, sicuramente non adatto ai fautori della modernità, ma che colpisce per le profonde emozioni in grado di suscitare. Provate ad ascoltare una struggente ballad come Go Down Sun in macchina, al calar del sole: potrebbe essere il miglior modo per leccare le vostre ferite. (Angelo D’Elia)
Ascolta il disco:
How Big Is Your Soul?
(Goodfellas, 2015)
TRACKLIST
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Formazione:
Sergio De Felice: Voce
Alessio Magliocchetti Lombi: Chitarra Slide
Gianluca Giannasso: Batteria, Washboard, Voce